“O il festival diventa di nuovo solo popolare – o questa mescolanza, il fatto di avere tre o quattro giurie spezzettate rischia di essere discutibile”, ha affermato Baglioni in conferenza stampa, parlando delle modalità di voto e di selezione del vincitore del Festival di Sanremo.
“Qualsiasi direttore artistico che arriva a Sanremo si trova tante incrostazioni precedenti, si trovano servitù di passaggio. Poi c’è un atteggiamento timoroso nei confronti della sala stampa, si pensa che togliere il voto ai giornalisti possa suscitare un ritorno ostile, lo dico con grande franchezza”, ha continuato Baglioni.
“Penso che se il festival vuole essere veramente una manifestazione popolare deve essere giudicata solo dal televoto. Poi c’è la giuria d’onore, c’è il retaggio televisivo che mettendo più facce. Specchio della società, pochi pensano in un modo ma si bilanciano poi i poteri”.
La vittoria di Mahmood ha fatto molto discutere, soprattutto sui social, perché il voto da casa aveva premiato in realtà Ultimo, che aveva guadagnato il 46,5 per cento delle preferenze contro il 14,1 di Mahmood, che era solo terzo.
La votazione però si eseguiva attraverso il Televoto, che pesava per il 50 per cento, la giuria della Sala stampa, che valevo per il 30 per cento, e infine la giuria d’Onore, che copriva il restante 20 per cento.
Alla fine dell’ultima serata del Festival, sui social ha iniziato a circolare una tabella in cui si spiegava che il televoto aveva assegnato a Ultimo il 46,5 per cento delle preferenze, ma le giurie gli avevano dato solo il 24,7 per cento, negandogli così la vittoria.
Mahmood invece, che aveva il 14,1 per cento dal televoto, ha ottenuto il 63,7 per cento dalle giurie riuscendo così a guadagnare il tanto agognato primo posto.
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