Nuovi aggiornamenti | Mercoledì 2 maggio | Avicii sarebbe morto per dissanguamento
Avicii, DJ e produttore musicale svedese, si sarebbe suicidato infliggendosi delle ferite con del vetro, forse un pezzo di una bottiglia, e morendo dissanguato.
Le clamorose rivelazioni arrivano dal tabloid statunitense TMZ, attraverso alcune fonti vicine al Dj: “Le nostre fonti – si legge sul sito – ci hanno riferito che il taglio fatto con il vetro ha causato un dissanguamento che gli è stato fatale. Due fonti ci hanno riferito che Avicii ha rotto una bottiglia e ha usato il vetro per tagliarsi. Ci è stato inoltre riferito che tale ferita sarebbe stata inflitta all’altezza del collo, mentre altre lo hanno negato con fermezza, dicendo che il ragazzo si era invece tagliato i polsi”.
Non ci sono al momento conferme di questa indiscrezione da parte dei familiari del Dj, morto il 20 aprile 2018.
La morte di Avicii
Il 20 aprile 2018 il dj e produttore musicale svedese Avicii è morto all’età di 28 anni (qui le ultime notizie). In questo articolo abbiamo tracciato un profilo di colui che era diventato il dj più pagato al mondo mentre qui abbiamo raccolto alcuni tra i suoi 5 brani più famosi.
Oggi, domenica 29 aprile, abbiamo pubblicato un ultimo aggiornamento sulla vicenda del dj scomparso prematuramente: la sua fidanzata “segreta”, Tereza Kačerová, ha pubblicato una lettera e le foto che mostrano la loro relazione dopo la morte improvvisa di Avicii.
Com’è morto? Le possibili cause e la dichiarazione della famiglia
La domanda che in molti si stanno facendo è quale sia la causa della sua morte, dal momento che la notizia della sua scomparsa così prematura e improvvisa ha scioccato e addolorato i suoi fan e non solo. Non sono state diffuse le cause ufficiali della sua morte. La polizia dell’Oman esclude la pista criminale.
Nel 2016 Avicii si era ritirato dalla scena musicale a causa di motivi di salute, relativi all’abuso di alcol. Soffriva di pancreatite acuta dovuta, in parte, al bere eccessivo. Nel 2014, la sua cistifellea e appendice erano state asportate, come riferisce il quotidiano britannico Guardian.
I problemi legati all’alcol non erano le uniche cose a far soffrire il giovanissimo e talentuoso dj. In un’intervista del 2017 a Rolling Stones, Avicii ha raccontato più nel profondo i reali motivi che lo avevano spinto a interrompere la tournée, spiegando in che modo i ricoveri multipli e la vita costantemente in giro a causa dei tour avevano iniziato a pesare su di lui.
“Nessuno di noi oggi riesce a gestire le sue emozioni, la maggior parte di noi si comporta in modo reattivo”, aveva detto.
“Ecco perché ho dovuto interrompere il tour, perché non potevo leggere le mie emozioni nel modo giusto. Il tutto riguardava il successo per il successo. Non provavo alcuna felicità”.
Il 29 marzo 2016scrisse una lettera d’addio ai tour dal vivo, pubblicata sul suo sito ufficiale, per ringraziare i fan e annunciare che avrebbe temporaneamente sospeso i concerti e le esibizioni live. Arianna Galati ha pubblicato la lettera quello stesso giorno per Soundsblog. Qui il testo della lettera.
Tim Bergling, in arte Avicii, era nato a Stoccolma l’8 settembre del 1989. Era uno dei DJ più noti sulla scena mondiale. Aveva vinto anche due MTV Music Awards, un Billboard Music Award e conquistato due nomination ai Grammy. Le sue canzoni più famose erano divenute delle hit mondiali.
“È con profondo dolore che annunciamo la perdita di Avicii”, ha comunicato la sua manager. “È stato trovato morto a Muscat, nell’Oman, questo venerdì pomeriggio. La famiglia è devastata e chiediamo a tutti di rispettare la sua privacy in questo momento difficile”.
Appena giunta la notizia della sua morte, milioni di fan hanno voluto salutare l’artista svedese con messaggi di cordoglio. Tra loro anche molti colleghi dj e amici, incluso il celebre dj David Guetta. Da Tiësto a David Guetta e Steve Aoki: ecco la reazione dei Dj più famosi al mondo dopo la morte del re dell’elettronica Avicii.
Nel settembre del 2017, l’artista Tim Bergling, in arte Avicii, aveva annunciato l’uscita di “Avicii: true stories”, il documentario sulla sua vita. Ceduto a Netflix il 31 marzo 2018, il documentario è diretto da Levan Tsikurishvili.
Nel documentario sono presenti interviste dei colleghi e amici David Guetta, Wyclef Jean, Nile Rodgers e Chris Martin dei Coldplay.
Chi era Avicii
Tim Bergling, in arte Avicii, era nato a Stoccolma l’8 settembre del 1989.
Iniziò a cimentarsi nel campo della musica quando aveva solamente 18 anni.
Era uno dei DJ più noti sulla scena mondiale. Aveva vinto anche due MTV Music Awards, un Billboard Music Award e conquistato due nomination ai Grammy.
Il suo brano, “Wake me up“, era diventato una hit in tutto il mondo, e qui ne abbiamo riportato il testo in inglese, la traduzione in italiano e il video.
Nel corso della sua carriera aveva lavorato anche con Madonna e i Coldplay.
Tra i suoi punti di riferimenti più noti della scena musicale mondiale ci sono i Daft Punk e Steve Angello.
Il DJ Tiësto lo aveva invitato a suonare a Ibiza. La grande popolarità la raggiunge con “Seek bromance”, con la voce di Amanda Wilson, scrive Rockol.
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