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Aleandro Baldi: “Bocelli è diventato il leader tra i cantanti non vedenti al posto mio grazie ai suoi discografici”

Credit: AGF
Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 26 Lug. 2024 alle 11:19

Aleandro Baldi, cantautore 65enne, sostiene che se la sua carriera – molto ben avviata agli inizi degli anni Novanta – non è mai decollata è perché l’industria discografica ha preferito puntare su Andrea Bocelli, anziché su di lui. I due hanno in comune il fatto di essere non vedenti e secondo Baldi si tratta di un elemento di cruciale importanza.

“Purtroppo in Italia non siamo ancora maturi. La gente ha sempre bisogno di un solo leader e in quel momento, avendo fatto successo all’estero, il leader tra i non vedenti era lui. Si può dire quel che si vuole, ma è così”, ha dichiarato Baldi in un’intervista rilasciata al quotidiano La Verità.

Il cantautore fiorentino oggi vive nel suo paese natale, Greve in Chianti, dove insegna musica e si occupa di musicoterapia. Nel 1992 Baldi vinse il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con il brano Non amarmi, cantato insieme a Francesca Alotta e scritto dallo stesso Baldi insieme a Giancarlo Bigazzi e Marco Falagiani.

La canzone divenne un grande successo, tanto che qualche anno dopo sarà tradotta in lingua spagnola e cantata da Jennifer Lopez in coppia con Marc Anthony.

Nel 1994 Aleandro Baldi tornò a Sanremo e vinse il Festival, questa volta nella categoria Big, con il brano Passerà. In quella stessa edizione Bocelli si aggiudicò il primo posto nella categoria Nuove Proposte con la canzone Il mare calmo della sera.

L’anno seguente lo stesso Bocelli portò sul palco dell’Ariston Con te partirò, che arrivò solo quarto in classifica tra i Big ma si impose come successo a livello planetario.

Aleandro Baldi ricostruisce quegli anni: “Andrea Bocelli con Con te partirò arrivò quarto al festival di Sanremo 1995. Però, mentre io avevo una casa discografica un po’ più ostile nei miei confronti, lui aveva persone come Caterina Caselli e Tony Renis che credevano in lui e l’hanno fatto andare all’estero”.

“Da lì ci – continua il cantautore fiorentino – fu il suo grande successo. E allora, avendo lui successo all’estero, in Italia si arrogarono di dire che il cantante non vedente per eccellenza è lui. Io all’estero, purtroppo non sono andato”.

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