È morto Alberto Radius, chitarrista e leader dei Formula 3
Alberto Radius è morto. Il grande chitarrista e leader del gruppo Formula 3, che aveva a lungo collaborato con Lucio Battisti, si è spento all’età di 80 anni. Nel 2021 era stato ospite dei Coma Cose al Festival di Sanremo. Chitarrista, cantautore, produttore, eminenza grigia del rock italiano. Una lunga carriera iniziata negli anni 50.
“È con profondo dolore e tristezza che la famiglia del maestro Alberto Radius condivide la notizia della sua scomparsa. Dopo una lunga malattia, si è spento serenamente, accanto ai suoi affetti più cari. La famiglia del maestro Radius chiede, in questo difficile momento, che sia rispettata la privacy che lo ha sempre contraddistinto”, ha comunicato la famiglia.
Carriera
Classe 1942, figlio del giornalista, romanziere e saggista Emilio Radius, inizia la carriera verso la fine degli anni cinquanta con i White Booster, una band con cui si esibiva nelle sale da ballo. In seguito fa parte per due anni dell’orchestra di Mario Perrone. Dopo una pausa per prestare il servizio militare, inizia ad esibirsi nei club di varie città italiane insieme ai due fratelli Gigi e Franco Campanino, con i Campanino, complesso che apre nel 1965 alcune serate dell’Equipe 84. Si trasferisce poi a Milano dove suona con gli inglesi Simon & Pennies per passare poco dopo con Quelli (la band che successivamente diverrà la PFM Premiata Forneria Marconi). Con questo complesso Radius incide le prime canzoni e sviluppa un suo personale modo di suonare la chitarra.
Rientrato Mussida, Radius lascia la formazione e, su suggerimento dell’impresario Franco Mamone, insieme con Tony Cicco e Gabriele Lorenzi fonda il complesso Formula 3. Successivamente, dopo l’incontro con Lucio Battisti, il complesso dei F3 debutta con l’etichetta appena fondata dal cantautore, la Numero Uno, incidendo un brano dello stesso Battisti, Questo folle sentimento, che si piazza al quinto posto della classifica dei dischi singoli più venduti in Italia.
Il primo album Dies irae è del 1970 ed è proprio il suono della chitarra di Radius a costituire la trama dell’album. Pur continuando a lavorare e a riscuotere successi con la band, Radius due anni dopo incide il primo album da solista, Radius, alla registrazione del quale contribuiscono alcuni celebri strumentisti della musica rock italiana degli anni settanta tra cui Demetrio Stratos, Giulio Capiozzo, Patrick Djivas (che poco dopo daranno vita agli Area), Franz Di Cioccio e Giorgio Piazza della Premiata Forneria Marconi, Gianni Dall’Aglio e Vince Tempera.
Nel 1974, dopo lo scioglimento dei Formula 3, Alberto Radius – insieme a Mario Lavezzi (ex Camaleonti e Flora Fauna & Cemento), Vince Tempera, Gianni Dall’Aglio (ex Ribelli), Bob Callero e all’altro ex Formula 3 Gabriele Lorenzi – fonda una nuova band, Il Volo, prodotta dal duo Mogol-Battisti, che incide due album e che si caratterizza per certe sonorità mediterranee.
Dopo lo scioglimento del complesso Il Volo, nel 1976, Radius incide il suo secondo album solista, Che cosa sei, che segna una svolta musicale nella sua carriera. Nel 1986 costituisce i Cantautores, band con cui partecipa a varie trasmissioni televisive di revival musicale e con cui incide due album (Cantautores e La terra siamo noi) in cui convivono vecchi successi e nuovi brani. Ha collaborato anche con Franco Battiato, in particolare nella realizzazione di quel disco capolavoro che è La voce del padrone.
Nel 2007, insieme ad Oscar Avogadro, scrive la musica del brano Musica e parole con il quale la cantante Loredana Bertè (autrice del testo) partecipa l’anno seguente al 58esimo Festival di Sanremo. Il brano determina la squalifica della cantante dalla gara, dopo la sua esibizione durante la seconda serata, in quanto la canzone si scopre essere una variante, con testo e arrangiamenti diversi, di un precedente brano scritto dagli stessi Radius ed Avogadro. L’ultima apparizione pubblica nel 2021 a Sanremo accompagnando i Coma Cose nella serata dei duetti, con Il mio canto libero di Battisti.