Nella notte tra il primo e il 2 novembre è morto Gigi Proietti. L’attore era ricoverato in terapia intensiva per problemi cardiaci (non legati al Covid) in una clinica romana. Proietti oggi, 2 novembre, avrebbe compiuto 80 anni. L’attore era ricoverato da diversi giorni, ma le sue condizioni si sono aggravate nella giornata di domenica 1 novembre.
Romano fino al midollo ma aperto al mondo e alla cultura, sua la decisione di costruire un Globe Theatre shakespeariano nel 2003 all’interno dei giardini di Villa Borghese a Roma, sulla base di un’idea dello stesso Gigi Proietti, per commuovere il pubblico più largo possibile con la poesia del Bardo.
Tra le doti indimenticabili del mattatore vi era la capacità di trasformare uno spunto anche banale in una circostanza irresistibile, a volte sbiascicando o inventando le parole che risultano comunque comprensibili grazie alla mimica che le accompagna. E così sono alcuni suoi monologhi divenuti un classico e che nei suoi spettacoli sono attesi dagli spettatori. Un caso da ricordare è il monologo “Nun me rompe er ca….”. Le parole sono banali e ripetitive, ma lui ogni volta le pronuncia con una inflessione diversa e quindi, in un certo senso, dandogli un significato diverso.
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