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Mia Martini, 25 anni fa la morte: chi era la cantante di “Piccolo uomo”. La carriera

Di Giovanni Macchi
Pubblicato il 12 Mag. 2020 alle 16:49 Aggiornato il 12 Mag. 2020 alle 18:21

Mia Martini, 25 anni fa la morte: chi era la cantante di “Piccolo uomo”. La carriera

Sono 25 anni che se ne è andata Mia Martini, artista unica nel panorama della musica italiana e interprete tormentata che ha visto la sua carriera svolgersi tra grandi successi, brucianti delusioni e continue crisi esistenziali. La sua morte è avvenuta per via di un mix letale di farmaci all’ora di pranzo del 12 maggio 1995, un giorno qualsiasi. Mia è stata ritrovata solo due giorni più tardi, il 14 maggio, riversa in una casa a Cardano al Campo, nei pressi di Busto Arsizio, dove la Martini si era trasferita per stare vicino a suo padre, Giuseppe Bertè. Aveva 47 anni Mia quando si è addormentata per sempre ascoltando “Luna rossa”, di cui stava preparando una nuova versione per il Festival di Napoli. La sua voce si è spenta con la sentenza dell’arresto cardiaco, il quale ha messo fine a un lungo percorso, lastricato di successi, che l’ha resa una delle interpreti più indimenticabili della canzone italiana.

Mia Martini, la carriera

Mia Martini, il cui vero nome era Domenica Rita Adriana Bertè, è nata a Bagnara Calabra il 20 settembre 1947. Sua sorella è Loredana Bertè, altra nota cantautrice italiana. Insieme alla sua famiglia Mimì – questo il modo in cui la chiamavano – è andata a vivere prima ad Ancona e poi a Roma, città dove ha iniziato a cantare i suoi primi successi. Erano gli anni Settanta e Mia, che già aveva dato prova delle sue straordinarie doti da giovanissima, esordiva con “Piccolo uomo” e “Minuetto”, brani che sono tutt’oggi celebri e ascoltati e che descrivono perfettamente la versatilità dell’artista e della sua voce, capaci di passare dalla passione al dramma con una grande facilità.

“Oltre la collina” e “Padre” sono giudicati tra i migliori lavori italiani mai realizzati, mentre anche “Il guerriero”, “Inno”, “Donna con te”, “Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto”, “Per amarti” e “La costruzione di un amore” hanno consacrato questa artista coma una tra protagoniste della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale ha raggiunto una grandissima popolarità sia nazionale che internazionale. Mia Martini è l’unica interprete femminile ad aver vinto due FestivalBar consecutivamente, rispettivamente nel 1972 (con Piccolo Uomo) e nel 1973 (con Minuetto). La sua carriera vide un grandissimo balzo in avanti nel 1977, anno in cui sono avvenuti due incontri molto importanti per l’interprete: il primo con Charles Aznavour, sodalizio che culminerà il 10 gennaio 1978 con un recital all’Olympia di Parigi e il secondo con il cantautore genovese Ivano Fossati, col quale si instaura un sodalizio artistico e sentimentale che culminerà con l’album Danza nel 1978.

In seguito Mia è stata costretta ad un allontanamento dalle scene per via di un problema alle corde vocali che ha modificato la sua timbrica, ma nel 1981 la cantante è tornata al Festival di Sanremo con “E non finisce mica il cielo”, scritta da Fossati, dove ha ricevuto il Premio della Critica, istituito proprio per la sua intensa interpretazione. Quel premio, l’anno successivo alla scomparsa dell’artista, è stato intitolato proprio a “Mia Martini’.

Nel 1983 Mia si è ritirata dalle scene per via di una maldicenza, quella di “portare sfortuna”, per poi tornare sul palco dell’Ariston nel 1989, anno in cui ha incantato il pubblico con “Almeno tu nell’universo”. Un brano che le fece riconquistare quel successo che ha sempre meritato, nonostante gli attacchi. E proprio quegli attacchi, che in un certo modo l’hanno uccisa, hanno però dato vita ad altri indimenticabili successi di Mia come “Gli uomini non cambiano”, “La nevicata del ’56” e “Cu’mme”, interpretato in coppia con Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello.

Mia Martini, le cinque canzoni più famose

Le canzoni di Mia Martini sono considerate dei capolavori della canzone italiana. La sua è una voce con un timbro unico, sia nella sonorità che nell’intensità, come sempre uniche sono state le sue interpretazioni. Qui una selezione di cinque dei suoi migliori brani:

Donna, 1989

Piccolo uomo, 1972

Gli uomini non cambiano, 1992

Almeno tu nell’universo, 1989

Cumm’è

Io sono Mia, il film in replica su Rai 1 in ricordo della cantante

Questa sera, 12 maggio 2020, proprio nel giorno dell’anniversario della morte di Mia Martini, Rai 1 sceglie di rimandare in onda Io sono Mia, film che racconta la vita e la carriera della tormentata artista. Magistralmente interpretata da Serena Rossi, la cantante viene ricordata in una pellicola che ha riscosso un grande successo quando è stata trasmessa per la prima volta nel febbraio 2019.  Il film è stato prodotto da Luca Barbareschi ed è appunto un omaggio a un’artista unica e ai suoi grandi successi, composti tra brucianti delusioni e continue crisi esistenziali.

Io sono Mia: trama, cast e streaming del film su Mia Martini con Serena Rossi

Per la regia di Riccardo Donna, il film si apre con le immagini del Sanremo 1989, quando Mimì salì sul palco dell’Ariston per incantare il pubblico con la sua celeberrima Almeno tu nell’universo. Un Festival, quello, che fu per lei una grande occasione di riscatto dopo il ritiro dalle scene a causa di una stupida diceria secondo cui portava sfortuna. Accanto a  Serena Rossi , che ha reso perfettamente l’emotività, la voce e la sofferenza di questa artista di cui oggi ricorre il venticinquesimo anniversario dalla morte, ci sono anche Antonio Gerardi, Edoardo Pesce e tanti altri volti del cinema e della tv italiani per un cast davvero ricco.

Qui di seguito il trailer ufficiale di Io sono Mia, il film su Mia Martini in onda stasera, 12 maggio 2020, su Rai 1 21.25.

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