“Dopo il parto mi prenderò una pausa, fino all’autunno”, lo annuncia la giornalista Mia Ceran su Instagram. Mia Ceran, alla conduzione dallo scorso 17 ottobre di Nei tuoi panni, programma del pomeriggio feriale di Rai2 che segue gli altri due appuntamenti quotidiani del pomeriggio di Rai2, ha così spiegato che il programma terminerà con la puntata di venerdì 3 marzo.
La conduttrice, già prima che iniziasse Nei tuoi panni, aveva dato l’annuncio, proprio sui social, della sua nuova gravidanza, a poco più di un anno di distanza dalla nascita del primogenito Bruno Romeo. Un evento pieno di gioia che però ha portato la giornalista a riflettere sulle priorità e sui ritmi che il suo corpo può sopportare e deve ascoltare.
“Per molti mesi, sulle ali dell’entusiasmo, sono stata convinta che avrei lavorato fino al giorno in cui sarebbero arrivate le contrazioni. L’ospedale dove intendo partorire peraltro è vicinissimo alla Rai, pensavo: sarà una passeggiata (va bene magari un po’ di corsa, ma una passeggiata). Uscirò dopo aver partorito, e qualche giorno dopo sarò di nuovo in onda, in fondo sto bene (scongiuri del caso), ho una super squadra che lavora con me, ho un compagno e dei nonni che mi aiutano con il mio primo figlio, perché dovrei fermarmi?” inizia a spiegare nel proprio post Ceran.
Incoraggiata dalla scelta dell’ex premier neozelandese Jacinda Ardern, che nelle scorse settimane ha lasciato l’incarico che ricopriva perché ha ammesso di non avere “più benzina nel serbatoio”, Mia Ceran si sente ora pronta ad ammettere: “Ho sempre avuto paura che fosse una debolezza ammettere di non farcela, invece ho capito che la maturità è anche sapere quanto chiedere a se stessi, riconoscere che a volte la priorità non è il lavoro, e che questo non ci rende meno validi o meno affidabili”.
“Vorrei dire grazie a tutte le persone che ci stanno mettendo il cuore e la fatica insieme a me, e sono tante, grazie alla Rai (due nomi in rappresentanza di molti: Simona Sala e Massimiliano De Santis) ed Endemol, per essere rimasti sempre “in ascolto”, per avermi chiesto ogni giorno “Stai bene? Te la senti?”; forse senza la loro voce avrei fatto più fatica a riconoscere la Mia che da dentro, per la prima volta in 36 anni, mi diceva: è ora di fermarsi. Ed è giusto così” conclude la giornalista.