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Maria Giovanna Maglie: carriera e storia dell’opinionista che iniziò con l’Unità

Di Giulia Angeletti
Pubblicato il 20 Feb. 2019 alle 07:00 Aggiornato il 26 Feb. 2019 alle 19:07

MARIA GIOVANNA MAGLIE CHI È – Maria Giovanna Maglie è un’opinionista italiana finita negli ultimi tempi al centro di alcune polemiche dopo l’annuncio della Rai di affidarle la striscia post telegiornale che fu di Enzo Biagi.

La striscia, come nuovo spazio informativo di 7 minuti da trasmettere dal lunedì al venerdì dopo il notiziario delle 20, sarebbe dovuta partire lunedì 11 febbraio ma non c’è ancora certezza neanche sulla nuova data del 25 febbraio. Se l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti, aveva contestato attraverso l’indignazione del suo presidente Vittorio Di Trapani il fatto che la Maglie non risulta più essere iscritta all’albo dei giornalisti “da circa 3 anni”, il M5s ha invece timore di questa assegnazione per via delle simpatie dell’opinionista per Matteo Salvini.

Sempre i pentastellati, inoltre, tramite un post su Facebook hanno nuovamente criticato la Maglie riportando l’intervista in cui lei sosteneva di essere stata aiutata da Craxi ad entrare in Rai: un personaggio, insomma, che risulta quindi troppo legato con la vecchia politica per i gusti del M5s.

Ma chi è Maria Giovanna Maglie? Qual è stata la sua carriera?

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Maria Giovanna Maglie | Carriera

Classe 1952, Maria Giovanna Maglie è nata a Venezia il 3 agosto 1952.

Nella perla dell’Adriatico però ci rimane ben poco, perché già dai primi anni Sessanta la Maglie si trasferisce a Roma. Inizia a lavorare come giornalista per l’Unità nel 1979 e ci rimane fino al 1987.

Per il quotidiano si occupa soprattutto di politica internazionale come inviata in America Latina fin quando, a causa di alcune divergenze ideologiche con il PCI, lo abbandona.

È il 1989 e la Maglie sbarca in Rai grazie all’aiuto che, per sua stessa ammissione, ebbe da Bettino Craxi. L’anno successivo infatti, quello dello scoppio della prima guerra del Golfo, viene inviata in Medio Oriente per conto del TG2.

Dal Medio Oriente la Maglie diventa poi corrispondente da New York, un ruolo che ha tenuto fino al 1993, cioè quando si è dimessa a seguito di uno scandalo riguardante presunti rimborsi spese gonfiati durante i suoi soggiorni all’estero.

Tale vicenda processuale si conclude nel 1994 con l’archiviazione: la richiesta viene dal pubblico ministero per insussistenza del reato di truffa, in quanto non esistono fatture false tra le note spese che le venivano contestate.

Negli anni successivi la Maglie collabora poi con Il Giornale, Il Foglio, la Rai, Radio Radicale e Radio 24. Alla carriera giornalistica affianca anche quella di scrittrice: è sua infatti una biografia di Oriana Fallaci come alcuni saggi su argomenti di politica internazionale. Nel 2011 ha realizzato per Rai Cinema il film-documentario Istanbul la sublime.

Collabora inoltre come editorialista con Libero (fino al 2014) e partecipa come opinionista a trasmissioni televisive di politica e intrattenimento come L’isola dei famosi, La sposa perfetta, La vita in diretta, L’arena e Stasera Italia.

Dopo il quotidiano di Vittorio Feltri passa a fare l’editorialista – trattando di politica Usa – per il sito Dagospia (la rubrica si chiama America fatta a Maglie) e commenta per la campagna elettorale del 2016, quella che ha portato all’elezione di Donald Trump. La Maglie, sua fervida sostenitrice, aveva previsto la vittoria del magnate sin dall’inizio la vittoria.

È inoltre considerata una sostenitrice del segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

Dal 2016, comunque, la Maglie non risulta più essere iscritta all’Ordine dei giornalisti e il motivo sarebbe relativo a delle rate non versate a questo albo professionale: la (ex) giornalista ha giustificato ciò parlando di dimenticanza. Sembra infatti che del pagamento di queste rate se ne occupasse, per una questione “affettiva”, suo padre, venuto poi a mancare.

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