Non si placa la querelle tra Tiziano Ferro e Mara Maionchi, dopo l’intervista della discografica a Belve. “La riconoscenza umana, quella che fa proseguire i rapporti al di là della professione, è stata l’assenza che mi è più spiaciuta”, fa sapere l’ex giudice di X Factor con un messaggio sui social. La produttrice discografica aveva detto dalla Fagnani che tra gli artisti seguiti in carriera, Ferro fosse stato tra i meno riconoscenti.
Il cantante aveva replicato dicendo che l’ha ringraziata pubblicamente per l’album di esordio Rosso Relativo, ma al tempo stesso aveva poi condiviso un articolo in cui Maionchi veniva accusata di aver consigliato all’artista di non parlare della sua omosessualità e di dimagrire, altrimenti non avrebbe ottenuto un contratto.
La produttrice fa ora sapere che innanzitutto si riferiva al fatto che dopo aver smesso di lavorare insieme, Ferro non si sarebbe più fatto vivo. “Ho risposto ad una domanda dando la priorità alla mia di emotività senza argomentare ulteriormente, finora ho mantenuto rapporti longevi con tanti artisti, quelli dalle carriere più fortunate come quelli che hanno intrapreso altri percorsi”, spiega Maionchi.
“Qualcuno ha odiosamente avanzato l’ipotesi che ti abbia impedito di essere te stesso: sorrido perché la mia storia di vicinanza a questo argomento parla per me che fra l’altro, reputo che la libertà e l’autodeterminazione siano sacre. In bocca al lupo per i tuoi progetti e per la serenità che ti auguro di trovare: stai stretto alla famiglia perché è solo quello che conta davvero”, conclude la discografica.
In un’intervista a MowMagazine, Alberto Salerno, marito della Maionchi, ha spiegato: “Quello che Mara intendeva non era che Tiziano non ci avesse mai ringraziato, perché quello lo ha fatto, ma una telefonata una volta ogni morte di papa uno potrebbe anche farla per sapere almeno come stai. Poteva essere un rapporto che non finiva nel nulla assoluto, ma questa cosa non è mai successa. Questo voleva dire Mara. Quando si sono chiusi i rapporti non si sono mai più sentiti neanche una volta, ma si può mantenere un rapporto amichevole anche senza per forza dover lavorare insieme”.
E sull’ipotesi di avergli impedito di ammettere la sua omosessualità, Salerno afferma: “Può dire quello che vuole ma non è assolutamente vero, anzi. Se proprio ve la devo dire tutta, noi lo avevamo invitato a raccontare quelli che potevano essere i suoi sentimenti, perché noi ci rendiamo conto di certe situazioni e siamo sempre stati abituati. Sarebbe stata una forzatura al nostro modo di pensare dirgli una cosa del genere. Gli abbiamo persino chiesto se lui avesse delle inclinazioni di quel tipo, ma lui ci disse di no e ci negò questa cosa, per cui è andata esattamente al contrario rispetto a quanto racconta lui. Lo abbiamo agevolato in tutto e non capisco come faccia a dire una cosa del genere, è una vera e propria bugia”. E infine: “Pesava 111 chili e gli ho detto che doveva dimagrire perché a 20 anni non poteva pesare così tanto, era una situazione malata. Noi lo abbiamo portato anche da un dietologo, un professore di primo livello. Era una cosa che lui doveva fare per sé stesso, l’ho fatto per la sua salute”.