Caso Giambruno, la lettera di Luciana Littizzetto a Giorgia Meloni
Nella seconda puntata di Che tempo che fa, il programma di Fabio Fazio in onda sul Nove nella serata di domenica 22 ottobre, Luciana Littizzetto ha indirizzato la sua “letterina” a Giorgia Meloni, salita alla ribalta delle cronaca per la fine della sua relazione con Andrea Giambruno dopo i fuorionda trasmessi da Striscia la Notizia.
“Comunque volevo dirti che è capitato a tutte, di innamorarsi di uno sciocco. E dico sciocco per non essere scortese. Tutte abbiamo avuto le fette di prosciutto sugli occhi. E con te è stato ancora più facile perché prosciutto e Meloni si sposano bene.”
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— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) October 22, 2023
“Cara Er Meloni, fu fidanzata Giambruno, Fratella d’Italia da sempre e single d’Italia da venerdì. Sarai incazzata nera, ma non nera estoril. Guarda. Hai fatto bene a mollarlo. Con Salvini non puoi farlo ma con lui si. Non eravate nemmeno una famiglia tradizionale e quindi vi risparmiate pure il divorzio. Basta un arrivederci amore ciao, insieme a te non ci sto più guardo le nuvole lassù” ha esordito la comica.
Luciana Littizzetto continua: “E comunque volevo dirti che è capitato a tutte, di innamorarsi di uno sciocco. E dico sciocco per non essere scortese. Tutte abbiamo avuto le fette di prosciutto sugli occhi. E con te è stato ancora più facile perché prosciutto e Meloni si sposano bene”.
“Perché quando ti innamori, magari in lui noti già una certa sbavatura, una certa carenza di neuroni, una naturale propensione alla balengaggine, ma pensi: lo cambierò. Ma gli uomini non li cambi neanche se hai conservato lo scontrino”.
“Puoi farli ingrassare o dimagrire, convincerli a tagliarsi i capelli e a farsi crescere la barba o a evitare i fantasmini bianchi, ma il ripieno resta sempre lo stesso, e alla fine ti ritrovi un pistola con le mani sul pacco a controllare il genitale uno e il genitale due – continua la comica – Io sono certa Melons che se si vedessero i fuorionda di tutti i mariti italiani, di matrimoni se ne salverebbe la metà”.
Luciana Littizzetto, quindi, conclude: “Ancora una cosa. Forse nel tuo messaggio il P.S. lo hai scritto senza consultarti con un geologo. ‘Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua’. Guarda che è il contrario. Alla fine l’acqua è più forte della pietra, alla lunga la buca, la modella, la leviga, la ridimensiona. Guarda le pietre dei ruscelli o quelle portate dal mare come sono belle, tonde e luccicanti. L’acqua è vita, disseta e purifica. Scorre e va avanti. Ti conviene molto di più essere goccia che scivola credimi, anche se ti piace pensarti pietra. P.S. Come vedi la triade santa, mamma papà e bambino è saltata ancora una volta. E non credo basterà una pesca a salvarla”.
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