Un flop senza precedenti. L’ultimo film di Kevin Spacey non lascia dubbi e a testimoniarlo sono i numeri: Billionaire Boys Club ha fatto il suo debutto venerdì scorso in dieci sale cinematografiche negli Stati Uniti e ha incassato appena 126 dollari in tutto. 126.
Billionaire Boys Club era la sfida di Spacey. Dopo le accuse di molestie sessuali, l’attore era stato di fatto ostracizzato da Hollywood. Cacciato da House of Cards, la serie tv che lo ha reso celebre in tutto il mondo per aver raccontato intrighi e meccanismi della Casa Bianca, l’attore ha provato a rilanciare la sua carriera con il film uscito in questi giorni nelle sale statunitensi.
Ma niente da fare. Il thriller, in cui tra l’altro Spacey aveva un ruolo minore, ha dimostrato tutto il contrario. Il pubblico non lo ha perdonato e il flop pesantissimo potrebbe segnare in modo definitivo la carriera dell’attore.
E così, infatti, i media americani non hanno dubbi e scrivono a chiare lettere che il risultato ai botteghini di Billionaire Boys Club sancisce la fine lavorativa del Frank Hunderwood di House of Cards.
Intanto, Kevin Spacey non è impegnato in nessun progetto. Tutto è cambiato da quando nel 2017 è stato travolto dalle accuse di molestie sessuali. La più pesante è stata quella arrivata da un giovane, al tempo dei fatti appena 14enne, che ha denunciato Spacey per averlo avvicinato in modo inopportuno.
Subito era arrivato il licenziamento da parte di Netflix. La piattaforma streaming più famosa del mondo ha pagato penali ingenti per aver disdetto il contratto con la star holliwoodiana, nonché nome di punta della stessa Netflix.
A ottobre il famoso attore di Hollywood aveva risposto alle accuse di avances sessuali nei confronti del minorenne, Anthony Rapp, un interprete di Star Trek. In una nota pubblicata sul suo profilo Twitter, Spacey ha detto di non ricordarsi della vicenda, ma aggiunge che – se questa è davvero accaduta – si è trattato di un “comportamento profondamente inappropriato di un ubriaco”, e per questo si scusava.
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