Fiera sostenitrice delle donne, Keira Knightley torna a stupire col suo modo spiritoso e pungente di affrontare la disparità di genere contro cui da anni si batte. In un’intervista rilasciata al Guardian, l’attrice britannica confessa ancora una volta di invidiare poco al sesso “forte”.
L’unico motivo per cui “invidia” gli uomini, sottolinea, è fare pipì in piedi. “Non ho mai voluto un pene. Tranne che per fare pipì su un albero”, ha risposto schietta la Jo di Piccole Donne. L’unico sfizio che si toglierebbe sarebbe dunque quello di orinare in piedi: “Farla stando in pidi: è così comodo”. Ma nient’altro: essere donna la soddisfatta decisamente più di “avere qualcosa di così vulnerabile che dondola in mezzo alle mie gambe”.
La battuta è venuta fuori in un contesto decisamente più serio. L’attrice, come già aveva fatto in passato, stava spiegando alla giornalista del Guardian Catherine Shoard le difficoltà incontrate sul percorso professionale in quanto donna. La sua carriera l’ha spronata a esaminare “il lato mascolino della donna, bloccata tra abiti e trucco”.
Anche la scelta dei personaggi interpretati dalla Knightley non è casuale e rientra nella volontà di voler frantumare lo stereotipo: “Quasi ogni personaggio che ho interpretato ha provato a rompere questa immagine di femminilità. Per questo mi piace fare film storici”.
L’ultimo ruolo è quello di Sidonie-Gabrielle Colette, scrittrice che – come tante a inizio Novecento – è costretta a pubblicare romanzi sotto pseudonimo. Anzi, peggio, firmandoli con il nome del marito, Willy (nel film interpretato da Dominic West). La storia di Colette è una storia di rivalsa: la scrittrice riuscirà ad affermarsi e in Francia diventerà un vero idolo, tanto da raggiungere la candidatura al Premio Nobel per la letteratura.
Colette, diretto da Wash Wastmoreland, è nelle sale italiane dal 6 dicembre scorso.