Ikos, parola greca che vuol dire fenice (l’uccello di fuoco che rinasce dalle proprie ceneri) è il titolo del breve documentario di denuncia del regista Giuseppe Sciarra (Venere è un ragazzo, S.O.S Sold out?, Il terzo occhio, Odiare) che racconta attraverso la performance art e la voce narrante dell’attore Edoardo Purgatori l’infanzia e l’adolescenza del giovane regista pugliese in un piccolo paese del sud Italia, tra la violenza e gli abusi di un gruppo di bulli che l’hanno indotto al suicidio all’età di quattordici anni e una famiglia devastata da quel tragico gesto del tutto inaspettato.
In poco più di quindici minuti ci viene raccontata la dolorosa esperienza di chi conosce il bullismo e l’ha subito pesantemente, attraverso immagini evocative dalla forza straordinaria e materiale vhs che ritrae Giuseppe Sciarra da bambino prevalentemente durante il giorno della sua prima comunione dietro i sorrisi e l’euforia forzata di chi cela un calvario.
Con un racconto diretto, crudo, senza pietà in cui Sciarra e Purgatori vivono un transfert tra un regista che parla della sua tragica esperienza e un attore che la racconta diventando egli stesso Giuseppe Sciarra, ci immergiamo nella realtà violenta di un gruppo di adolescenti di un paesino del meridione, tra dicerie, maldicenze, minacce, violenze fisiche, psicologiche e l’omertà degli adulti del tutto assenti e forse dalla parte dei bulli, in cui la vittima, Giuseppe Sciarra diventa il capro espiatorio dei suoi coetanei. Una denuncia di istigazione al suicidio e contro il bullismo per mezzo di uno strumento estremamente potente, il cinema, che vuole scuotere chi guarda sbattendogli in faccia la tragedia di un adolescente bullizzato.
Il corto sarà presentato ufficialmente a settembre. Di seguito il promo: