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Netflix ha annunciato la data d’uscita dell’ultima stagione di House of Cards (senza Kevin Spacey)

Robin Wright nei panni della nuova presidentessa degli Stati Uniti. Credits: Netflix

Dopo che il protagonista è stato licenziato per ripetute denunce di molestie sessuali, lo show intero era a rischio

Di Viola Stefanello
Pubblicato il 8 Ago. 2018 alle 11:57 Aggiornato il 8 Ago. 2018 alle 12:01

Dopo che il celebre attore Kevin Spacey, protagonista indiscusso dell’amata serie Netflix House of Cards, è stato licenziato dal set, il futuro dello show intero era in pericolo.

Spacey, che interpretava il presidente senza scrupoli Frank Underwood, era infatti stato accusato di molestie sessuali da otto membri della troupe, oltre che dal figlio dell’attore Richard Dreyfuss e quello della giornalista Heather Unruh nel contesto del movimento #MeToo.

Ora, però, sappiamo per certo che vedremo presto la sesta e ultima stagione della serie ambientata a Washington, D.C. Netflix ha infatti confermato il 2 novembre 2018 come data d’uscita dell’ultima stagione, che in soltanto 8 episodi traghetterà la storia verso una conclusione.

L’uscita della sesta stagione di House of Cards, che racconta la corruzione e i giochi di potere in un fittizio governo statunitense, arriva a pochissimi giorni da una data veramente importante per il futuro della politica USA.

Il 6 novembre si terrà infatti il voto dei “midterm” negli Stati Uniti, che viene già letto come un referendum su Trump, con i democratici all’opposizione che cercheranno d’ottenere il controllo di almeno un ramo del Congresso.

A sostituire Kevin Spacey (e Frank Underwood) come Presidente degli Stati Uniti nella serie sarà la carismatica first lady Claire Underwood, interpretata da Robin Wright.

Wright ha personalmente “guidato le operazioni” sul set per permettere alla serie di avere un finale più che dignitoso, ha detto l’attrice Patricia Clarkson, che interpreta la sottosegretaria Jane Davis nella serie.

“Robin ha preso il controllo per far sì che tutte le persone mantenessero il proprio lavoro, perché quando uno show scompare, alcune persone non vengono pagate per i propri sforzi”, ha detto Clarkson.

Anche i produttori esecutivi di House of Cards sembrano essersi impegnati molto per far sì che tutto andasse per il meglio “Abbiamo dei produttori meravigliosi, Frank (Pugliese) e Melissa (Gibson). Si sono quasi ammazzati nel tentativo di ripensare la storia”, secondo l’attrice.

Il capo dei contenuti di Netflix Ted Sarandos aveva infatti affermato che era importante dare alla serie, una delle prime di successo ad essere prodotte dalla piattaforma di streaming, “una conclusione bella e creativa”.

“Spacey aveva riconosciuto tutte le accuse contro di lui, alcune delle quali hanno dei risvolti forse criminali. La parte difficile era capire cosa fare con le quasi 300 persone che lavorano per rendere possibile questo show”, ha raccontato Sarandos.

Così, Netflix si è consultato con Wright per prendere in considerazione una soluzione che non includesse Kevin Spacey nell’ultima stagione. “Ci è piaciuto quello che hanno proposto, e siamo riusciti a realizzarlo velocemente”, ha detto semplicemente.

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