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Morto Gigi Proietti: le cause della morte del grande attore romano

Gigi Proietti. Credit: Ansa
Di Redazione TPI
Pubblicato il 2 Nov. 2020 alle 06:57 Aggiornato il 2 Nov. 2020 alle 06:58

Morto Gigi Proietti: le cause della morte del grande attore romano

Quali sono le cause della morte di Gigi Proietti, l’attore romano morto oggi, 2 novembre 2020? Gigi Proietti è venuto a mancare in seguito all’aggravarsi di problemi carciaci. L’attore romano era ricoverato da alcuni giorni in una clinica romana, ma le sue condizioni si sono aggravate domenica 1 novembre. Proietti era ricoverato in terapia intensiva. Nel passato l’attore aveva sofferto di cuore e nel 2010 venne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Pietro di Roma in seguito a una forte tachicardia. Proprio il 2 novembre Proietti avrebbe compiuto 80 anni.

Chi era Gigi Proietti

Gigi Proietti, morto oggi all’età di 80 anni, era nato a Roma il 2 novembre 1950. Artista poliedrico, Gigi Proietti ha ricoperto nella sua carriera numerosi ruoli: attore, regista, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo. Si è affermato inizialmente nel teatro, poi anche nel cinema e in televisione. Gli esordi in teatro risalgono agli anni dell’università, poi dal 1970 l’attore romano è stato protagonista di grandi successi come Caro Petrolini, Cyrano, I sette re di Roma. I suoi spettacoli teatrali più famosi, come A me gli occhi, please, arrivano grazie alla collaborazione con lo scrittore Roberto Lerici. In televisione resta celebre la sua interpretazione, a partire dal 1996, del Maresciallo Rocca, serie tv tra le più seguite in Italia. Proietti era stato protagonista anche di altre serie tv di successo come Un figlio a metà e Italian Restaurant. L’attore romano si è affermato nel corso del tempo anche nel varietà, con programmi quali Fantastico e Fatti e Fattacci. 

Gigi Proietti è stato anche un grande doppiatore, prestando la sua voce ad attori come Richard Burton, Richard Harris, Marlon Brando, Robert de Niro e Dustin Hoffman. Romano doc, Proietti aveva un rapporto simbiotico con la sua città. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera lo scorso marzo, l’attore aveva dichiarato: “Sto pensando a un Molière e vorrei pure rifare, con una compagnia tutta di giovani attori, ‘L’Opera del mendicante’ di John Gay”.

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