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Carlo Conti sui testi di Sanremo 2025: “Mi piace che non parlano di immigrazione o guerra ma di famiglia”

Credit: AGF
Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 27 Nov. 2024 alle 17:30

Carlo Conti sui testi delle canzoni del Festival di Sanremo 2025

A pochi giorni dall’annuncio dell’elenco delle canzoni in gara al prossimo Festival di Sanremo 2025, che avverrà nel corso dell’edizione delle 13.30 del Tg1 di domenica 1 dicembre, il direttore artistico e conduttore Carlo Conti ha fornito alcune anticipazioni sul tipo di brani che verranno proposti.

Intervenuto nel podcast Pezzi di Luca Dondoni, Andrea Laffranchi e Paolo Giordano, il presentatore ha infatti affermato: “Quello che mi piace, e che è arrivato musicalmente soprattutto dai cantautori, non è più un macro mondo, cioè non vanno a parlare dell’immigrazione o della guerra, ma si ritorna un po’ a parlare del micromondo, della famiglia, dei rapporti personali”.

Rispetto alle edizioni targate Amadeus, quindi, ci sarà meno impegno sociale ma più “umano” così come dichiarato da Carlo Conti.

Un modo, forse, anche per spegnere le polemiche dopo la presa di posizione del Codacons che in un comunicato ha diffidato “formalmente la Rai e Carlo Conti ad introdurre una sorta di ‘Daspo’ a Sanremo 2025 per artisti che si sono contraddistinti per testi violenti o sessisti, e invita le cantanti donne a non partecipare al Festival se saranno accettati in gara rapper o trapper che hanno scritto brani offensivi verso il mondo femminile”.

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