Fedez torna a parlare di Asia Argento e, ancora una volta, spende parole in difesa dell’attrice e regista travolta dallo scandalo molestie sessuali.
In una intervista rilasciata a Rtl, il rapper – che è anche uno dei quattro giudici della trasmissione Sky X-Factor, insieme ad Asia Argento – ha commentato la scelta dell’azienda di lasciare l’attrice fuori dal programma in seguito alle accuse di violenza sessuale mosse da Jimmy Bennett.
“Asia Argento? Io con lei mi trovo molto bene e penso che sia una delle scelte più azzeccate verso un giudice donna che sia mai stata fatta”, ha detto Fedez. E aggiunge: “Solitamente c’è sempre stato un problema: il giudice donna cambia ogni anno, perché alcune cose non vanno, a parte Mara Maionchi, che ormai è senatrice”.
“Devo dire che su Asia è stata una scelta azzeccata. Infatti, veramente peccato per la situazione. C’è qualche possibilità che resti tra i giudici di X Factor? Anche se lo sapessi, non potrei dire nulla. Ci sono petizioni per tenerla. Ci sono, ovviamente, delle dinamiche aziendali che vanno prese in considerazione”, ha aggiunto anora il rapper milanese.
“Io la terrei, perché quando Sky e Freemantle, insieme ad Asia, hanno scelto di comune accordo di non farla più partecipare, la scelta era giustificata dal fatto che tutto lo scandalo che si era creato metteva in ombra la gara in sé”, ha continuato il musicista.
Il rischio che si correva, in quel caso, era “che per tutta l’edizione si sarebbe parlato solo del caso Asia e non dei concorrenti. Ad oggi, però, la situazione è cambiata radicalmente perché non si parla più di questa roba qua, se ne parla in altri luoghi dove si sono fatti isiparietti trash che si potevano evitare. Si è creata una cosa enorme”.
E continua, il rapper, concludendo: “Le persone, secondo me, si sono anche un po’ stufate e parlano solo della competenza di Asia come giudice. Se il giudice dev’essere un valore aggiunto e un acceleratore di risultati per i ragazzi, Asia in questo momento incarna perfettamente questi due elementi e quindi non vedo il perché non tenerla”.
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