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Fabio Fazio ricorda Idris: “Ha rappresentato il volto bello del calcio”

Di Marco Nepi
Pubblicato il 6 Ago. 2023 alle 14:47

Fabio Fazio ricorda Idris: “Ha rappresentato il volto bello del calcio”

“Idris è stato un regalo”. Così Fabio Fazio ha voluto ricordare Edrissa “Idris” Sanneh, giornalista e volto storico di “Quelli che il calcio”, morto lo scorso venerdì 4 agosto scorso a Brescia, all’età di 72 anni.

In una lettera a La Stampa, Fazio ha rievocato i tempi del programmo da lui condotto dal 1993 al 2001: “era una trasmissione nella quale per la prima volta i tifosi potevano essere sinceri e ricordare a tutti che il calcio in realtà è innanzitutto un gioco. Idris interpretò benissimo quello spirito con la sua travolgente simpatia, la sua incredibile umanità mai disgiunta dall’impegno che riservava per la sua Africa, per la sua terra e per i suoi fratelli. Parlavamo di calcio e di immigrazione e il calcio diventò un punto di incontro fra culture diverse”.

Prima di diventare uno degli ospiti più amati di “Quelli che il calcio”, Idris aveva lavorato per anni come giornalista nelle emittenti locali, fino a vincere il programma Star 90 per nuovi talenti su Canale 5. Originario del Gambia, aveva raggiunto l’Italia nel 1972, grazia a una borsa di studio all’università per stranieri di Perugia, dopo aver iniziato gli studi in Senegal.

“Fu il primo tifoso nero apparso sulla televisione italiana. Un fatto per niente scontato, quasi rivoluzionario. Tutti lo ricordiamo per la sua genuinità, per il suo tifo juventino che non ha mai riservato nemmeno una sgradevolezza agli avversari”, ha scritto Fazio.

“Io lo voglio ricordare soprattutto per la sua generosità, per la sua amicizia sincera e per l’affetto che c’è stato fra noi”, ha proseguito. “Idris ha rappresentato il volto bello del calcio: quello più autentico e quello incontenibile ma solo per la durata della partita. Idris, dicevo, è stato un grande amico ed è stato un punto di riferimento per la sua famiglia a cui rivolgo il più caro dei saluti e un abbraccio sincero”.

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