Fabio Fazio La7 – “Fabio Fazio è un professionista, credo in Rai stia bene e non ho ancora mai pensato ad un’offerta nel caso dovesse lasciarla”, ha affermato Urbano Cairo a margine dell’incontro su La Tv di ieri di oggi di domani.
“Le polemiche sul suo compenso non sono affar mio”, ha proseguito. “Io penso a La7. La raccolta per il Giro d’Italia è in crescita ma c’è ancora spazio da colmare”.
Nei mesi passati si era diffusa la voce che il conduttore di Che tempo che fa avesse intenzione di lasciare la Rai per approdare a La7 a causa delle polemiche sul suo compenso.
A cavalcare il malcontento per lo stipendio di Fazio è il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che di recente ha annunciato che non si si presenterà mai come ospite del programma fintanto che il conduttore non deciderà di dimezzarsi il compenso.
I vertice Rai avevano anche valutato l’idea di spostare il programma dal primo al terzo canale, ipotesi a cui Fazio sembra abbia risposto cercando soluzioni ben più drastiche come un addio a viale Mazzini.
L’indiscrezione era stata data dal settimanale Chi, secondo cui Urbano Cairo avrebbe visto in Fazio il grande nome che portare ulteriore prestigio ai suoi canali.
Ben diversi invece i rumors legati a Massimo Giletti, che sembra intenzionato a dire addio alle reti di La7 per emigrare in Rai. Uno scambio di “figurine” quindi tra la Rai e i canali di Cairo, anche se i vertice di viale Mazzini non sembrano particolarmente entusiasti.
Giletti in Rai al posto di Fazio? Ecco perché i vertici dell’azienda sono scettici
Intanto non si fermano gli attacchi del ministro Salvini contro Fazio. Lo scontro tra i due si era acuito a inizio maggio, quando il vicepremier leghista ha rifiutato di presentarsi alla puntata di Che tempo che fa: “Ci andrò quando si sarà tagliato lo stipendio“. (Qui quanto guadagna Fabio Fazio)
Un attacco – l’ennesimo – a cui il conduttore ha risposto: “Questa sera dopo Forza Italia avremmo dovuto ospitare la Lega, in particolare il suo segretario Matteo Salvini, a cui abbiamo ripetuto molte volte inviti senza ricevere risposta formale”.
“Il ministro però ha fatto sapere in numerosi interventi pubblici, nei suoi comizi elettorali, che non sarebbe intervenuto. Sarebbe stato invece interessante consentire al pubblico di Che tempo che fa di poter ascoltare le sue opinioni circa i temi dell’Europa, i recenti tragici fatti di Napoli, e naturalmente tutta l’attualità politica”.