Euforia, il nuovo film di Valeria Golino candidato ai David 2019: il trailer e la trama
EUFORIA FILM, COSA C’È DA SAPERE – Valeria Golino torna al cinema e lo fa con ‘Euforia’, secondo lungometraggio da regista dopo ‘Miele’ del 2013.
Il film – prodotto da Ht Film e Indigo Film con Rai Cinema – è uscito in Italia il 25 ottobre 2018. Ha ottenuto diverse nomination ai David di Donatello 2019: Miglior film, Miglior regia (Valeria Golino), Miglior sceneggiatura originale, Migliore attore protagonista (Riccardo Scamarcio), Migliore attore non protagonista (Valerio Mastandrea), Miglior musicista (Nicola Tescari) e Miglior montatore (Giogiò Franchini).
È la prima volta che una donna venga nominata sia nella sezione Miglior film che in quella Miglior regia ai David.
Euforia film: la trama
Matteo (Riccardo Scamarcio) è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico.
Suo fratello Ettore (Valerio Mastandrea) vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell’ombra.
Sono due persone all’apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l’occasione per conoscersi e scoprirsi, in un vortice di fragilità ed euforia.
Euforia film: il trailer
Euforia film: note di regia
“Euforia è quella sensazione bella e pericolosa che coglie i subacquei a grandi profondità: sentirsi pienamente felici e totalmente liberi. È la sensazione a cui deve seguire l’immediata decisione della risalita prima che sia troppo tardi, prima di perdersi per sempre in profondità. Matteo ed Ettore, sono due uomini che hanno deciso in qualche modo di perdersi. Matteo guarda il mondo dall’alto del suo attico. È un narcisista che coltiva la distrazione e lo fa con il denaro, la droga, il sesso, il successo e il culto del corpo. Ettore, invece, nasconde i propri fallimenti personali, la propria insoddisfazione, la mancanza di coraggio dietro una maschera di disillusione e sarcasmo. Le loro reciproche certezze entrano in crisi quando Matteo scopre che il fratello è malato e decide di nascondergli la verità. Mentre Ettore sceglie di lasciarsi andare, di farsi guidare, di credere al fratello e alla sua hybris che lo spinge a pensare di poter controllare, vincere ogni cosa.
Ispirandomi a fatti accaduti a persone a me care, mi sono avvicinata, insieme alle sceneggiatrici Francesca Marciano, Valia Santella e con la collaborazione di Walter Siti, a questa storia come ad un oggetto fragile e prezioso, nel tentativo di tratteggiare, insieme ai protagonisti, anche la nostra contemporaneità.
Un presente che sembra negare, rimuovere costantemente la transitorietà e irrazionalità proprie della condizione umana, spingendoci illusoriamente a credere di avere il controllo assoluto sulle nostre vite, sui nostri corpi, di poter vincere il tempo, fuggire il dolore. La malattia è, invece, proprio il luogo della fragilità, della caducità, ci mette di fronte ai limiti della nostra esperienza umana ma anche a quanto di più profondo e prezioso essa custodisce. E in questo senso porta i protagonisti a fare i conti con le proprie ipocrisie e a riconoscersi. Ettore e Matteo scelgono di non rimandare più il momento della consapevolezza, scelgono di tornare in superficie”.
Euforia film: il cast
- RICCARDO SCAMARCIO (MATTEO)
- VALERIO MASTANDREA (ETTORE)
- ISABELLA FERRARI (MICHELA)
- VALENTINA CERVI (TATIANA)
- ANDREA GERMANI (LUCA)
- MARZIA UBALDI (MADRE ETTORE e MATTEO)
- JASMINE TRINCA (ELENA)
Euforia film: Riccardo Scamarcio e Valeria Golino
“È una cosa estremamente dolorosa”: così Riccardo Scamarcio torna a parlare della rottura con l’ex compagna Valeria Golino.
In ‘Euforia’, Scamarcio veste i panni di un uomo d’affari omosessuale alle prese con i suoi problemi di droga.
L’attore racconta che non avrebbe mai pensato di poter interpretare quel ruolo: “Quando Valeria ha scritto il film, era un momento complicato. Poi però mi ha dato il copione da vedere, per un parere, e da attore, animale, ho sentito un odore di personaggio pazzesco”.
Nel frattempo lei continuava a cercare l’attore perfetto, quello che in quel ruolo sarebbe calzato a pennello: “Lei faceva dei provini, ma questo protagonista non lo trovava – continua a spiegare Scamarcio – E a un certo punto mi ha chiesto: ma insomma, tu lo faresti?”.
Anche Valeria Golino, dal canto suo, ammette la sofferenza per la storia di 11 anni con Scamarcio. “La delusione sentimentale è stata fortissima, la più grande della mia vita. D’altra parte più c’è amore e più si soffre”.