Enrico Ruggeri contro Elodie: “Chi è sexy non ha bisogno di mostrarsi nuda”
Enrico Ruggeri interviene nella polemica tra Gino Paoli ed Elodie schierandosi con il cantautore che, nel corso di un’intervista, aveva dichiarato: “Oggi peggio di ieri. Ieri avevamo Mina e la Vanoni. Oggi emergono le cantanti che mostrano il culo”.
Intervistato da Libero in occasione del suo nuovo programma in onda sulla Rai, Gli occhi del musicista, Enrico Ruggeri ha così risposto alla domanda su che cosa ne pensasse del botta e risposta tra Gino Paoli ed Elodie: “Ti posso solo dire che, nel mondo della musica, le due donne che considero più sexy sono: Nico che era la cantante dei Velvet Underground e Debbie Harry, la cantante dei Blondie. In entrambi i casi queste avevano un tale sex appeal che non avevano bisogno di mostrare nemmeno le ginocchia. Virna Lisi non ricordo di averla mai vista nuda, eppure me la ricordo come un’icona erotica”.
Cambiando argomento, poi, il cantante parla della Rai attuale: “In Rai come a Mediaset c’è gente che arriva e se ne va anche in base a offerte economiche e aspettative professionali. Shakespeare direbbe che si è fatto molto rumore per nulla. Per quanto mi riguarda, io ho proposto una narrazione diversa che è stata accolta per cui sono contento”.
Su Sanremo Giovani, invece, Enrico Ruggeri afferma: “Mi sembra qualcosa di più di un talent. Anche perché nell’ultimo X Factor si è parlato di tutto tranne che dei cantanti… Spero che i ragazzi che hanno partecipato riescano ad attirare più interesse su di loro. Tenendo conto che la vita di un cantante è fatto di centinaia di piccole partite. Non c’è subito la finale. Chiaramente meglio fare dei passi avanti che non farli”.
E sul rischio che molti talenti preferiscano i soldi alla qualità, Ruggeri dichiara: “È più che altro lo specchio di tempi nei quali il denaro è diventato una qualità morale. Oggi un cantante che discute con un altro cantante gli dice: io ho venduto più dischi di te che di per sé non vuol dire nulla. Anche perché il peso di un cantante si misura quarant’anni dopo qualcuno conosce le sue canzoni”.