“Bye Bye Betty. Una Regina è tale quando è un esempio. Brava, ci sono donne che fanno un lavoro da uomini meglio degli uomini. Con la forza e la fragilità”. Questo il discusso omaggio con cui l’attrice e presentatrice Drusilla Foer, divenuta nota al grande pubblico dopo la presenza all’ultimo Festival di Sanremo, ha voluto omaggiare la Regina Elisabetta II, scomparsa un paio di giorni fa a 96 anni. Un messaggio che però ha fatto storcere il naso a molti. Il “lavoro” di re o regina infatti non ha sesso, ma la monarchia si eredita.
Inoltre, se è vero che specie in passato a decidere le sorti del mondo sono stati soprattutto uomini, non bisogna neppure dimenticare il ruolo avuto da alcune donne che hanno segnato la storia lontana e recente. Basti pensare, solo per citarne alcune, a Cleopatra, Caterina II detta “la Grande”, Maria Teresa D’Austria e la Regina Vittoria.
Inesatto anche parlare di “fragilità” della sovrana. La regina non lasciava trasparire volontariamente le sue emozioni, come ha ben spiegato a Repubblica l’ex segretario e portavoce Richard Winston “Dickie” Arbiter. Ad imporre una sorta di freddezza era infatti lo stesso ruolo: “Dopo la morte di Diana la accusarono di non essere triste, ma si è comportata allo stesso modo quando spirarono sua sorella, sua madre o persino Filippo. – ha detto Arbiter – I reali, i Windsor, non devono mostrare emozioni o sentimenti, perché non vogliono essere interpretati. Per loro è come una ferita in un’armatura”. Un omaggio dunque quello di Drusilla Foer sicuramente sincero e fatto con le migliori intenzioni, ma che alla fine si è rivelato essere una sorta di gaffe.