Diletta Leotta, volto noto del giornalismo sportivo, è stata convocata dalla Procura di Roma in merito all’inchiesta per ricettazione a carico di chi, nel settembre 2016, pubblicò una delle fotografie “hot” private della conduttrice di Dazn.
Tre anni fa infatti Diletta Leotta è stata vittima di hackeraggio. Sul web e su diverse chat di messaggistica cominciarono a circolare filmati e immagini private che la ritraevano nuda. La giornalista conservava quelle fotografie nell’archivio-memoria “cloud” del cellulare che però era stato violato. Nel giro di poche ore quelle foto e quei video avevano ricevuto decine di migliaia di condivisioni, sui social venivano associate all’hashtag #Leotta diventato subito “trend topic”.
Sulla vicenda giudiziaria era già stato aperto un fascicolo dalla Procura di Milano, ma anche i magistrati della Capitale hanno voluto ascoltare la presentatrice tv come parte lesa. La doppia inchiesta indaga sul minorenne che avrebbe hackerato il cellulare di Diletta Leotta e sulla ricettazione in carico ad alcuni giornali online che acquistarono e pubblicarono le immagini della 27enne.
Diletta Leotta alla Procura di Roma si è fatta accompagnare dalla sorella Federica, in veste di suo avvocato. A distanza di mesi dall’accaduto la giornalista era tornata a parlare del caso e aveva dichiarato: “Rifarei quelle foto e soprattutto farei più attenzione alle password dei miei account. Sicuramente non è stato un momento bello. Il fatto di essere un personaggio pubblico mi ha dato la forza di reagire con grinta e positività. Se questa reazione forte fosse stata imitata anche solo da una ragazza con una storia simile sarebbe un successo”.