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Claudio Cecchetto attacca nuovamente Max Pezzali: “Più una persona è intelligente, più è riconoscente. E lui non è un campione di riconoscenza”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 1 Nov. 2024 alle 09:56

Claudio Cecchetto attacca nuovamente Max Pezzali

Claudio Cecchetto attacca di nuovo Max Pezzali accusandolo nuovamente di irriconoscenza.

Intervenuto ai microfoni di Radio Radio, infatti, il talent scout e produttore ha dichiarato: “La riconoscenza, secondo me, non è dovuta. La riconoscenza è sinonimo di intelligenza: più una persona è intelligente, più è riconoscente”.

“Bisogna avere il coraggio di essere riconoscenti, perché questo non sminuisce, anzi. Al contrario di quanto pensano le persone meno intelligenti, la riconoscenza non ti diminuisce, ma ti esalta, perché mostra che, oltre all’artista, c’è anche una persona autentica. E tutti dovremmo essere riconoscenti verso chi ci ha aiutato”.

E alla domanda specifica su Max Pezzali, Claudio Cecchetto ha risposto: “Preferirei parlare di cose belle. Diciamo così, non è un campione di riconoscenza. Tutto qua”.

I rapporti tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto, infatti, si sono chiusi in modo traumatico tanto che, di recente, Claudio Cecchetto aveva già accusato Max Pezzali di “ingratitudine“.

Dopo circa trent’anni di collaborazione, infatti, Max Pezzali ha deciso di interrompere il rapporto con i suoi storici produttori produttori e manager Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni per avere più “libertà” sulla sua carriera.

“Volevo avere un maggiore controllo della mia carriera, sia dal punto di vista creativo che gestionale. Ad un certo punto è normale voler andare via di casa. C’è chi se ne va a 20, chi a 30. E chi, come nel mio caso, lo fa a 54” aveva spiegato il cantante degli 883.

Una decisione, quella di Pezzali, che non è stata evidentemente apprezzata da Claudio Cecchetto che dichiarò in un’intervista al Corriere della Sera: “La gratitudine per lui è un optional. Di tutti i miei è stato il più irriconoscente, in questo almeno è il numero 1”.

E ancora: “Io non ho fatto nessuna guerra, mi sono difeso. La riconoscenza è sintomo di intelligenza. Non bisogna avere paura di ammettere che il tuo successo è dipeso da un altro, vieni apprezzato di più”.

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