V per Vendetta, le migliori frasi del film: il 5 novembre si festeggia la Guy Fawkes Night
“Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento”. Così parte l’incipit di V per Vendetta, un film del 2005 (tratto dall’omonimo romanzo a fumetti) delle sorelle Lana e Lilly Wachowski (Sense8) che hanno portato al cinema un Regno Unito distopico.
Parliamo di una società totalitaria e militarizzata, che ricorda il regime repressivo simile a quello di George Orwell nel romanzo 1984, alla quale si oppone la misteriosa figura di “V”, un rivoluzionario che gira con il volto coperto dalla simbolica maschera di Guy Kawkes, oggi ricordata come simbolo della rivoluzione.
Nato nel 1988 come graphic Novel, V per Vendetta ha ottenuto un incredibile successo grazie alla trasposizione cinematografica ed è inquadrato da alcuni gruppi politici come un’allegoria dell’oppressione da parte dei governi.
V per Vendetta, le migliori citazioni del film
Un film che ha visto nel cast tantissimi nomi importanti come Hugo Weaving – che si celava sotto la maschera di V – e Natalie Portman, che interpreta Evey Hammond.
Di seguito, le migliori frasi di V per Vendetta:
- Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage.
- Siamo spesso da biasimare in questo: è ben provato che con un’aria devota e un’azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.
- Il nostro compito è riferire le notizie, non fabbricarle. Quello è compito del governo.
- Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione: come molti di voi, io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione; ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno, ahimè, sprofondato nell’oblio, sottraendo un po’ di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere.
- E la morale della favola, signore e signori, è: i buoni vincono, i cattivi perdono e, come sempre, l’Inghilterra domina!
- Mio padre era uno scrittore, ti sarebbe piaciuto. Diceva sempre che gli artisti usano le bugie per dire la verità, mentre i politici le usano per coprire la verità.
- Io sono il frutto di quello che mi è stato fatto. È il principio fondamentale dell’universo: a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
- Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare.
V per Vendetta, cosa si ricorda il 5 novembre?
Nel Regno Unito, il 5 novembre si ricorda la Congiura delle polveri del 1605, un complotto ordito da un gruppo di cattolici contro il Re Giacomo. Tra le 13 menti del complotto c’era anche Guys Fawkes, il quale voleva far esplodere 36 barili di polvere da sparo nella cantina sottostante la Camera dei Lord e fu colto in flagrante dalle guardie reali.
Furono tutti arrestati, torturati e infine giustiziati. Il parlamento inasprì le leggi contro i cosiddetti papisti e l’emancipazione dei cattolici non sarebbe stata ottenuta che 200 anni più tardi.
Sin dal 1606, il giorno della Congiura delle polveri è commemorato in tutto il Regno Unito con fuochi d’artificio e falò, ma mentre il significato originario delle celebrazioni aveva un sapore anti-cattolico, Guy Fawkes è per certi versi diventato un simbolo dell’anti-autoritarismo, come nel film, tratto dall’omonimo fumetto, V per Vendetta.
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