Isaac Kappy morto | Le teorie complottiste | L’aggressione a Paris Jackson | I social
Isaac Kappy è morto suicida. L’attore 42enne si è lanciato da un cavalcavia in Arizona e il suo corpo è stato poi travolto da un’auto. Kappy è noto al grande pubblico per aver interpretato ruoli nei film Thor e Terminator Salvation, ma il suo nome è associato anche a serie tv del calibro di The Night Shift e, soprattutto, Breaking Bad.
Isaac Kappy morto | Le teorie complottiste
Ma Isaac Kappy negli ultimi tempi era balzato agli onori delle cronache perché uno dei seguaci più attivi delle teorie complottiste di QAnon. Kappy, seguendo questa teoria, si diceva convinto che negli Stati Uniti ci fosse uno Stato nello Stato.
Il “deep state” della QAnon sarebbe formato da servizi segreti e polizia federale, che, insieme a una parte dell’esercito, tramano per far cadere l’amministrazione Trump. L’attore 42enne, inoltre, si era reso protagonista di azioni eclatanti, come la denuncia per pedofilia a big del mondo del cinema e della politica, in primis Steven Spielberg e Tom Hanks.
Isaac Kappy morto | L’aggressione a Paris Jackson
Un paio di anni fa, il nome di Isaac Kappy è stato associato anche a un brutto episodio di violenza. Durante una festa l’attore avrebbe aggredito Paris Jackson, la figlia del celeberrimo musicista Michael.
Secondo quanto raccontato dalla donna, l’attore avrebbe messo le mani attorno al collo tentando di strangolarla. Lui ha sempre negato tutto. Anche sui social la presenza di Kappy aveva fatto discutere, tanto che i suoi profili erano stati chiusi, soprattutto per le sue teorie sulla politica.
Isaac Kappy morto | I social
Una delle ultime azioni “pubbliche” di Kappy è stato cancellare tutti i post su Instagram, a due giorni dal gesto estremo. Domenica 12 maggio kappy ha anche ammesso di aver fatto uso di stupefacenti in passato, ma non solo. L’uomo pare avesse molti debiti anche a causa della passione per il gioco d’azzardo e per alcune tasse mai pagate.
“Attenti all’uomo che non ha nulla da perdere, perché non ha nulla da proteggere”, ha scritto sui social. Parole che oggi appaiono quasi come un presagio.
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