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Il cinema, le dipendenze e la tragica morte per overdose a 23 anni: chi era River Phoenix, il fratello di Joaquin

River Phoenix

La drammatica storia di River Phoenix, il fratello di Joaquin morto prematuramente a cui è stato dedicato l'Oscar 2020

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 10 Feb. 2020 alle 19:15 Aggiornato il 11 Feb. 2020 alle 14:37

Il cinema, la droga e la tragica morte per overdose a 23 anni: la storia di River Phoenix, il fratello di Joaquin

“Quando mio fratello River aveva 17 anni ha scritto queste parole: ‘corri verso il rifugio con amore e troverai la pace’”. A parlare è il Miglior attore protagonista degli Oscar 2020, Joaquin Phoenix che ha vinto il prestigioso premio per la magistrale interpretazione nel film “Joker”. L’attore ha dedicato la vittoria al fratello River, morto a soli 23 anni per overdose la notte del 31 ottobre 1993.

Nel suo discorso di ringraziamento contro il razzismo e la discriminazione, Joaquin Phoenix ha ripercorso anche i momenti difficili della sua vita e ha ricordato il fratello River, morto davanti a lui in strada su un marciapiede 27 anni fa.

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Joaquin Phoenix ha raccontato di avere “fatto cose terribili nella vita” e di essere stato “egoista, sono stato cattivo e crudele a volte”. Ma rivolgendosi alla platea degli Academy ha ringraziato della “seconda opportunità” che gli è stata concessa. “Ed è così che facciamo al meglio il nostro lavoro di esseri umani: quando ci sosteniamo gli uni con gli altri, non quando ci diamo contro perché abbiamo fatto degli errori, ma quando cerchiamo di crescere insieme, quando ci guidiamo verso la redenzione assieme. È in questo che viene fuori il meglio dell’umanità”, ha concluso il Miglior Attore Protagonista degli Oscar 2020.

La storia del fratello River a cui è stata dedicata l’ambita statuetta degli Oscar

Oscar 2020, Joaquin Phoenix si commuove sul palco. Credit: EPA/ETIENNE LAURENT

La Famiglia numerosa dei Phoenix: genitori hippie e fratelli attori

River Jude Phoenix è nato il 23 agosto del 1970. Il nome “River” gli venne dato in omaggio al “fiume della vita” citato nel celebre romanzo di Hermann Hesse Siddharta, mentre il suo secondo nome, “Jude”, deriva da una canzone dei Beatles, Hey Jude. Primogenito di cinque figli, i fratelli Rain, Joaquin, Liberty e Summer Phoenix sono come lui attori. I genitori, John Lee Bottom e Arlyn Sharon Dunetz, sono stati hippie.

In un’intervista rilasciata per il settimanale People, River Phoenix ha descritto i propri genitori come degli “hippie”, dichiarando inoltre di come fossero soliti trattare tutti e cinque i loro figli come “amici” e che l’opinione di ogni membro della famiglia aveva lo stesso peso indipendentemente dall’età.

I genitori hanno vissuto vagabondando per diverse comunità hippies americane, facendo spesso uso di droghe psichedeliche, come la Lsd. La famiglia ha vissuto anche momenti di povertà tale da costringere River e la sorella Rain a suonare per strada per racimolare qualche soldo in più e aiutare così la famiglia.

Nel 1973, i genitori si uniscono alla setta religiosa dei Bambini di Dio come missionari. L’intera famiglia inizia a viaggiare per l’America Latina a bordo di una Volkswagen Bus: motivo per cui il terzogenito Joaquin e la quartogenita Liberty nacquero rispettivamente in Porto Rico e in Venezuela.

In un’intervista alla rivista di moda maschile Details, Phoenix dichiarò di aver perso la verginità all’età di quattro anni, durante il periodo trascorso dalla famiglia nelle file dei Bambini di Dio, ma di averne poi rimosso il ricordo.

Secondo la testimonianza di George Sluizer, regista dell’incompiuto “Dark Blood”, ultimo film dove recita River Phoenix, l’attore gli avrebbe confidato che la madre avrebbe abusato di altri giovani della setta, oltre che di lui stesso, e che cominciò a bere all’età di dieci anni per fare compagnia al padre alcolizzato.

I genitori in futuro abbandonarono la setta. La famiglia abbandonò anche la cabina sulla spiaggia dove avevano vissuto per trasferirsi da Padre Stephen Wood in una chiesa di Caracas dove i genitori facevano i braccianti e i figli suonavano per strada con il nome d’arte di Los Niños Rubios Que Cantan per le strade della capitale del Venezuela.

È in questa fase che la famiglia si avvicina al veganesimo. Joaquin tuttora è infatti vegano.

River Phoenix non ha mai ricevuto un’educazione scolastica. La sceneggiatrice Naomi Foner in merito all’istruzione di River ha dichiarato: “Era totalmente, totalmente privo d’istruzione. Voglio dire, era in grado di leggere e scrivere, ma non aveva alcuna nozione di storia o di letteratura”.

Joaquin e River Phoenix

River Phoenix, promessa del cinema e amante della musica

River Phoenix è stato una promessa del cinema. Fu notato insieme ai fratelli dalla talent scout Iris Burton che era rimasta affascinata dalla famiglia e accettò di assumere tutti i 5 figli Phoenix. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta è stato definito dalla critica come uno degli attori più promettenti della sua generazione, e fu inserito nella lista delle “dodici promesse del cinema” del 1986.

River ha esordito a dieci anni recitando in spot pubblicitari e comparse in serie tv. Diventa celebre al grande pubblico grazie all’interpretazione nei film “Stand by Me – Ricordo di un’estate”, “Mosquito Coast”, “Nikita – Spie senza volto”, “Vivere in fuga”, che gli valse a soli 19 anni una candidatura al Premio Oscar come miglior attore non protagonista, e “Indiana Jones e l’ultima crociata”. Grazie al film “Belli e dannati” River ha vinto la Coppa Volpi come migliore attore e un Independent Spirit Award.

River era anche un grande amante della musica. È stato cantante e chitarrista delle band Aleka’s Attic e Blacksmith.

Attivista per diverse associazioni ambientaliste e umanitarie, River è stato portavoce di Peta che per il suo importante contributo lo insignì nel 1992 del premio Humanitarian Award. L’attore ha anche acquistato 320 ettari di foresta pluviale della Costa Rica.

River Phoenix diventò famoso e arrivò a guadagnare 2 milioni di dollari a film ricevendo dai fan qualcosa come 34mila lettere a settimana.

La dipendenza da droga e alcool

River Phoenix è morto prematuramente di overdose a soli 23 anni. Aveva un problema di dipendenza da droga e alcool. Alcune fonti hanno rivelato in seguito che River arrivò a spendere circa mille dollari a settimana in cocaina ed eroina. L’attore si unì anche alle sedute degli Alcolisti Anonimi in West Hollywood.

La profonda amicizia con l’attore Keanu Reeves

River conobbe Keanu Reeves mentre stava girando il film Parenti, amici e tanti guai con suo fratello Joaquin e la Plimpton, i due sono diventati subito molto amici e River anni dopo descriverà Reeves come “Il suo fratello maggiore”.

La tragica morte

River Phoenix è morto prematuramente nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 1993. L’attore quella sera aveva raggiunto il fratello Joaquin, la sorella Rain, la fidanzata Samantha Mathis e l’amico Dick Rude nella suite numero 328 del Hotel Nikko, a West Hollywood. Il gruppo aveva già iniziato a fare uso di droghe e alcool in albergo prima di raggiungere il Viper Room, club di proprietà in parte di Johnny Depp.

Nel locale quella sera erano presenti anche gli amici Johnny Depp, Leonardo DiCaprio, il fratello Joaquin, la sorella Rain, la fidanzata Samantha Mathis, il bassista e il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante, il cantante dei Butthole Surfers Gibby Haynes, quello degli Stone Sour Corey Taylor e l’attrice Christina Applegate.

L’attore quella sera portava i capelli corti e tinti di nero per via del ruolo del film Dark Blood che stava girando in quei giorni. Quasi irriconoscibile quella sera indossava una maglietta, pantaloni marroni e semplici Converse.

Gli amici hanno dichiarato in seguito di avere notato un comportamento strano dell’attore. Dicevano fosse piuttosto agitato quella sera, sudava molto e barcollava. Testimoni presenti hanno inoltre dichiarato di avere visto Phoenix in preda a forti tremori simili a convulsioni.

Il fratello Joaquin ha accompagnato River fuori dal locale quando è stato colpito dalla prima delle cinque crisi epilettiche di quella sera. Quando Phoenix si è reso conto della gravità della situazione ha chiamato i soccorsi.

L’audio di quella telefonata disperata di Joaquin in preda alle lacrime al 911 fu poi diffuso dalla stampa in diverse trasmissioni radio e tv.  Quando l’ambulanza giunse sul luogo, River era già morto sul marciapiede in Sunset Boulevard, sotto il tendone all’ingresso del Viper Room.

L’autopsia rivelò in seguito che era morte per un’overdose di eroina e cocaina, sotto forma di speedball.

Dopo la morte del fratello River e dell’atteggiamento invasivo e irrispettoso della stampa nella sua vita privata Joaquin si allontanò da Hollywood. Celebre la storia del reporter che fece irruzione nella camera ardente per scattare una foto del corpo di River Phoenix morto, che fu poi venduta al National Enquirer.

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