Alessandro Borghi pensa a Giulio Regeni. Dopo l’interpretazione magistrale di Stefano Cucchi, l’attore romano vorrebbe calarsi nei panni del ricercatore friulano torturato e ucciso al Cairo, in Egitto, nel 2016.
Alessandro Borghi è reduce da una stagione fortunatissima, premiato con il David di Donatello e il Nastro speciale per il film sugli ultimi giorni del geometra romano in Sulla mia pelle. In un’intervista a La Repubblica, all’Ischia film festival racconta i suoi prossimi progetti.
“So che sarà difficile fare un altro film come Sulla mia pelle. Non posso entrare nei dettagli, ma per esempio quello che è successo con la Sea Watch è situazione identica a un fatto accaduto durante la seconda guerra mondiale e su cui sto lavorando”, ha rivelato l’attore.
Poi il 32enne romano ha parlato della volontà di raccontare la storia del 28enne di Fiumicello: “Voglio fare un film sulla vicenda di Giulio Regeni, perché non mi va giù. Giulio l’hanno fatto sparire e nessuno se ne assume la responsabilità in nome della diplomazia. Ma la diplomazia va meritata”.
È da qualche tempo, ormai, che Alessandro Borghi sta riflettendo sull’idea di un film dedicato a Giulio Regeni, tanto da iniziare a cercare produttori disposti a farlo, ma la strada sembra tutta in salita: “Ho girato tanti produttori, ho anche detto che sono disposti a produrlo io stesso, ma ho trovato una situazione difficile, almeno in questo momento. Ma abbiamo già dimostrato quale può essere la forza del cinema e sono sicuro che ci saranno tante altre persone che proveranno a raccontare queste storie. Non c’è niente con il potere di empatia immenso del cinema e può raccontare la verità”.
Eppure un film su Giulio Regeni potrebbe riaccendere l’attenzione sull’ingiustizia legata alla morte del giovane ricercatore e far sì che qualcosa si muova. Sulla scia di quanto accaduto con Sulla mia pelle.