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Claudio Cecchetto: “Nella serie sugli 883 c’è un errore. Io e Max Pezzali? Preferisco non rispondere”

Credit: AGF
Di Marco Nepi
Pubblicato il 29 Ott. 2024 alle 12:34 Aggiornato il 29 Ott. 2024 alle 15:39

Claudio Cecchetto snobba la serie tv di Sky sugli 883 in cui figura tra i personaggi principali: “Non l’ho vista. Quella storia l’ho scritta io assieme a Pier Paolo Peroni. E non parlo della sceneggiatura, ma di quel che accade più di trent’anni fa”, dice al Corriere della Sera il discografico che lanciò il duo formato da Max Pezzali e Mauro Repetto.

“Diciamo che la vedo con dei filtri speciali: amici e conoscenti la commentano in continuazione, quindi il modo per così dire di ‘seguirla’, a mio modo, l’ho trovato”, precisa. “Gli 883 . rimarca – li scoprii io. Sono andati dove meritavano ma nessuno prima di me gli aveva dato retta”.

“So benissimo che [nella serie, ndr] compaio anche io e qualcosa da dire a riguardo ce l’ho”, aggiunge Cecchetto: “In tanti – dice – mi hanno mandato un video che riproduce uno dei momenti in cui parlo e mi presento in scena. Sull’attore nulla da dire, gli attori fanno il loro lavoro. Le battute mi hanno lasciato perplesso”.

“Il mio personaggio dice: ‘Odio la provincia’. La verità è che le cose stanno all’opposto e non è affatto un dettaglio da poco”, sottolinea il discografico. “Io ho sempre lavorato con la provincia. Ho scelto gli 883 per il loro talento ma anche perché provenivano dalla provincia, da Pavia. Jovanotti è di Cortona, Amadeus è di Ravenna, Fiorello è di Augusta”.

“Io – prosegue – cercavo proprio loro, persone talentuose che arrivavano dalle province. E con i nomi sopracitati ho fatto sempre grandi risultati. Da quel che ho capito dalla serie risulto più un milanese in carriera, quando invece è vero che le mie radici sono in provincia”.

Cecchetto preferisce non rispondere a una domanda sul suo rapporto con Max Pezzali: “Passiamo ad altro, grazie”, dice. Gli attriti fra i due risalgono ormai a diversi anni fa: il discografico notoriamente accusa il cantautore di irriconoscenza.

Ecco perché Claudio Cecchetto e Max Pezzali hanno litigato

“Le persone hanno voglia di sognare, non di ricordare il lato sgradevole delle cose”, aveva risposto ad analoga domanda in un’intervista concessa nei giorni scorsi a Il Giornale. “Quello rovina il sogno e basta. Peccato, è andata così. Io non l’ho mai attaccato ma mi sono sentito attaccare”.

Cecchetto ha invece parole dolci per Mauro Repetto: “Sono ben felice di dire che Mauro Repetto conduce un programma sulla mia radio, ‘Radio Cecchetto’. Ogni venerdì risponde alle domande in cui parla spesso dell’universo degli 883”, sottolinea. “Lui è un ragazzo che ha sempre avuto un grande entusiasmo verso tutto: è un sognatore che realizza i suoi sogni con una dote che in pochi possono vantare”.

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