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Caso Scurati, l’ira dell’ad della Rai Sergio: “Vogliono distruggere l’azienda, ora chi ha sbagliato paghi”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 21 Apr. 2024 alle 14:06

Caso Scurati, l’ad Sergio: “Vogliono distruggere la Rai”

Sul caso Scurati, ovvero sul monologo censurato dello scrittore sul 25 aprile, si abbatte l’ira dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che sulla vicenda promette provvedimenti.

In un’intervista a La Stampa, il dirigente afferma: “Da settimane la Rai è vittima di una guerra politica quotidiana con l’obiettivo di distruggerla”.

Sergio dichiara che “quello che è accaduto non può finire qui” e che “per lunedì ho chiesto una relazione, saranno presi provvedimenti drastici”.

Secondo l’ad della Rai, infatti, è “surreale, surreale come sia potuto accadere, è necessario approfondire e dare risposte. Chi ha sbagliato paga”.

Non solo. Del monologo censurato, l’ad della Rai afferma che “nessuno mi ha informato”. E ancora: “Ho appreso del caso Scurati dal post che la giornalista Serena Bortone ha pubblicato sui profili social. Si doveva agire diversamente. Possiamo anche discutere sulla richiesta di mille e 800 euro per un minuto in trasmissione, se fosse esagerata o meno o non compatibile con gli standard Rai, e quindi anche eticamente inaccettabile, ma certamente non lo avrei censurato”.

L’amministratore delegato della Rai, quindi, aggiunge: “Io lo avrei mandato in onda e avrei chiesto a Serena Bortone, nel caso fosse stato necessario un riequilibrio ai sensi della normativa che disciplina la par condicio».

Sulle possibili ingerenze politiche da parte della politica Sergio assicura che “io non ho mai ricevuto interventi o telefonate dalla maggioranza di governo per condizionare scelte su programmi, conduttori o argomenti di qualunque genere”.

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