Beatrice Venezi contestata a Nizza al concerto di Capodanno
La direttrice d’orchestra Beatrice Venezi è stata contestata al concerto di Capodanno a Nizza, dove era stata chiamata a dirigere l’Orchestra sinfonica.
Le proteste erano iniziate già nel luglio scorso quando era stato annunciato che Beatrice Venezi avrebbe diretto per l’appunto il concerto di Capodanno.
La direttrice d’orchestra è stata presa di mira da alcuni spettatori che hanno srotolato uno striscione in cui vi era scritto: “Non vogliamo i fascisti”.
La protesta è stata accolta in maniera eterogenea dal pubblico: qualcuno ha applaudito, mentre altri spettatori hanno condannato la contestazione con qualche fischio.
Beatrice Venezi, dal canto suo, non ha reagito: dopo aver guardato lo striscione, infatti, ha iniziato a dirigere il concerto come se nulla fosse.
La direttrice d’orchestra non ha mai nascosto le sue simpatie politiche, smentendo, però, di essere fascista: “Vuole sapere se sono fascista? Può andare a rileggere quello che ho detto e scritto nella mia vita, non troverà niente che si avvicini anche solo vagamente alla prevaricazione sull’altro, all’omofobia o al fascismo”.
“Dio, patria e famiglia. Era anche uno slogan della Dc, ricorda? Eppure, tanti fanno finta di indignarsi. In ogni caso sono valori in cui io mi riconosco. Prego per mia formazione. Vado a messa. Sono praticante. Nei secoli il cristianesimo ha prodotto anche tanti guai, ma oggi è una delle religioni più tolleranti e accoglienti” aveva dichiarato Beatrice Venezi in un’intervista.
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