Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli

Barbara Bouchet: “Anche io ho subito molestie, ma non le tiro fuori 20 anni dopo”

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 23 Ago. 2024 alle 12:03

L’attrice Barbara Bouchet: “Anche io ho subito molestie”

L’attrice Barbara Bouchet ripercorre la sua vita professionale e privata rivelando anche di aver subito molestie sessuali nel corso della sua carriera.

Intervista da La Stampa, l’interprete ha parlato del suo rapporto con il suo ex marito, l’imprenditore e produttore cinematofrafico Luigi Borghese con cui è stata sposata dal 1974 al 2006, padre dei suoi figli Alessandro e Massimiliano: “Aveva qualcosa per me importantissimo: la capacità di farmi ridere. In 32 anni non mi sono annoiata mai”.

Barbara Bouchet, poi, ha rivelato perché ha rifiutato la proposta di matrimonio di Omar Sharif: “Era pieno di fisime. Nella nostra casa a Parigi non voleva né quadri né mensole, mentre io sono cresciuta in una casa con le pareti affollate di qualsiasi cosa. Gli ho risposto: Vuoi davvero che viviamo in un ospedale?. E poi era sempre via, io sola con sua figlia e lui a folleggiare al casinò. Non avrebbe funzionato”.

L’attrice ha anche raccontato un curioso episodio riguardante Warren Beaty: “Eravamo a una festa e l’avevo puntato per quant’era bello. Presi un paio di manette sul davanzale del salone, lo raggiunsi, gliele chiusi ai polsi e gli dissi: ‘Sei mio’. Passai la serata a portarmelo in giro così, come un trofeo”.

Nel corso dell’intervista l’interprete ha anche affrontato un tema molto delicato, quelle delle molestie sessuali, rivelando: “Ma certo che le ho subite! Mica però le vado a tirare fuori vent’anni dopo”.

L’attrice, quindi, ha raccontato un altro aneddoto, questa volta su Quentin Tarantino, che nel 2004 l’ha invitata al Festival di Venezia: “Mi aveva voluta fortemente. Disse al direttore Marco Müller che se non fossi venuta non sarebbe andato nemmeno lui. Quando arrivai al Lido mi trovai davanti un plotone di flash e le riverenze di gente che una volta manco mi avrebbe salutata. Di botto tutti mi trattavano come Liz Taylor. Durante la proiezione Quentin continuava a fissare me, anziché lo schermo. Continuava a borbottare: Non ci posso credere!”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version