“Sei donna, non puoi stare qui, le donne non giocano”. Questa la frase con la quale Aurora Leone, comica dei The Jackal è stata cacciata dalla cena alla vigilia della Partita del Cuore, la prima targata Mediaset, che andrà in scena martedì 25 all’Allianz Stadium di Torino tra Nazionale Cantanti e la squadra dei Campioni per la Ricerca.
“Tu non puoi e basta”
Aurora Leone era stata convocata per la partita nel team dei Campioni insieme al collega Ciro Priello, il vincitore del recente programma Lol. Nelle sue storie su Instagram, postate lunedì 24 maggio in tarda serata, racconta insieme a Priello che durante la cena ufficiale della vigilia della partita, il direttore generale della nazionale cantanti Gianluca Pecchini si è avvicinato al loro tavolo invitandoli ad alzarsi e ad andarsene dal tavolo della squadra, perché “non aperto alle donne”: “Vai al tavolo delle donne”, avrebbe aggiunto Pecchini, secondo quanto confermato anche da alcuni testimoni. La ragazza ha reagito dicendo “ma io non sono un’accompagnatrice, sono stata convocata”.
Su Instagram, Leone e Priello raccontano l’episodio nel dettaglio: “Gli abbiamo fatto presente che io sono una giocatrice”. Ma Pecchini ha insistito: “Non farmi spiegare perché non puoi stare seduta qui, tu non puoi e basta”. Il motivo sarebbe stato proprio l’essere donna, e non il fatto che i due facessero parte della squadra avversaria, cioè i Campioni per la Ricerca: “Ciro può stare, tu no, non puoi stare seduta qui, sono le nostre regole. Non mi fare spiegare perché”.
Cacciati anche dall’albergo
Aurora Leone, visibilmente contrariata, racconta di aver spiegato a Pecchini di “di aver ricevuto la convocazione” e di aver dato “anche le misure del completino”, ricevendo come risposta dal dg della nazionale cantanti “Tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua”. Aurora e Ciro raccontano di essere stati cacciati anche dall’albergo, ma di aver ricevuto la solidarietà di molti dei presenti. “Andro dei Negramaro, Eros Ramazzotti e altri cantanti sono venuti a chiederci scusa. Quello che è successo ha dell’incredibile. Questo è un evento di beneficenza, non la Champions League”.
I due hanno rinunciato a partecipare alla Partita del Cuore. Leone ha concluso: “Ci sentiamo estranei da un contesto che dovrebbe avere tutt’altro scopo. Continuiamo a sostenere il progetto, perché donare per la ricerca contro il cancro resta una cosa importante, ma non ci sentiamo di partecipare alla partita. Avrei voluto giocare anche in quanto donna – è l’ultima storia su Instagram di Aurora Leone –, mi spiace parlare in questi toni ma quello che mi è successo non mi era mai capitato. Mi sono sentita in imbarazzo”.
La replica
La replica non si è fatta attendere. “Non accettiamo arroganza, minacce e violenza verbale”. Così la Nazionale Cantanti risponde alle accuse di misoginia dei due membri dei The Jackal durante i preparativi per il match contro il Campioni della ricerca in programma oggi a Torino. “Alessandra Amoroso, Madame, Gessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi – recita il comunicato ufficiale – delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta , contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “partita del cuore”.