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Un attore di Star Wars ha ammesso di aver pensato al suicidio per le critiche ricevute dopo l’uscita del film

Star Wars

Ahmed Best ha raccontato di aver ricevuto messaggi di morte via internet dai fan della saga

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 4 Lug. 2018 alle 20:18 Aggiornato il 4 Lug. 2018 alle 20:19

L’attore che interpreta il ruolo di Jar Jar Binks nel prequel della famosa saga di Star Wars ha ammesso di aver considerato l’idea di suicidarsi 19 anni fa.

L’attore ha infatti attraversato un periodo molto buio nella sua vita a causa delle critiche ricevute in merito al suo personaggio.

Ahmed Best, che aveva 25 anni al momento dell’uscita del primo capitolo della trilogia dei prequel, La minaccia fantasma, nel 1999, ha ammesso in un tweet di “aver affrontare una reazione mediatica negativa che continua a  condizionare la mia carriera di oggi”.

Best ha pubblicato una foto di se stesso e di suo figlio su un ponte, accompagnata da queste parole:

“Questo era il posto in cui ho quasi messo fine alla mia vita. È ancora difficile parlare. Sono sopravvissuto e ora questo piccolo ragazzo è il mio regalo per essere sopravvissuto. ”

Il post dell’attore termina con una domanda: “Sarebbe una bella storia per il mio spettacolo da solista? Fatemi sapere.

Jar Jar ha avuto un ruolo importante nel prequel della saga di Star Wars, venendo salvato da Qui-Gon Jinn (Liam Neeson) e da Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) prima di fare amicizia con il giovane Anakin Skywalker (Jake Lloyd).

L’importanza della sua parte nei due film successivi è stata molto ridotta.

Pensato inizialmente come un personaggio comico, è stato pesantemente insultato dai media e rimane uno dei personaggi più odiati del grande schermo.

L’anno scorso, Best ha confessato al sito Wired di essere rimasto scioccato dalla brutalità della reazione dei fan.

“Ho ricevuto minacce di morte attraverso internet”, ha detto l’attore.

“Ci sono state persone che venivano da me e dicevano: hai distrutto la mia infanzia. Sono parole difficili da sentire per un venticinquenne”.

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