“Anna”, la serie tv di Ammaniti sull’epidemia che ricorda il Coronavirus
Nei giorni in cui il Coronavirus è arrivato con prepotenza nel nord Italia, c’è per pura e curiosa coincidenza un virus raccontato “cinematograficamente” dall’altra parte d’Italia, precisamente in Sicilia. Un virus che, come finora ha fatto il CoviD-19, nella storia di fantasia risparmia i bambini e infetta solo gli adulti. L’unica differenza è che questo seconda epidemia non è reale, ma è la protagonista della nuova serie tv di Niccolò Ammaniti per Sky. Si chiama “Anna” e, proprio in questo momento, si stanno girando alcune scene della serie a Palermo. È prodotta da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside ed è, con le parole del suo creatore, “un mondo dove gli esseri umani vivono quattordici anni come i cani. Alla pubertà un virus nascosto nel DNA si risveglia e tutto finisce”.
Mondi diversi, ma con punti di contatto interessanti: un virus mortale (anche se la mortalità del Coronavirus, vicina al 2 per cento, non ha niente a che vedere con la terribile ecatombe prospettata dal lavoro di Ammaniti), un contagio apparentemente irreversibile, il dato anagrafico che vede i più piccoli (nessuna vittima del CoviD-19 è un bambino) immuni dal virus.