“Sono un libero pensatore, non credo che siano opinioni additabili come fascismo. I like li ho messi perché sono articoli che ho letto, mi piace tenermi informato”. Così il rapper Anastasio, in occasione della conferenza stampa per la vittoria a X Factor, spazza via ogni dubbio e smonta la polemica seguita alle accuse di simpatizzare per CasaPound.
“Quello è un articoletto con un titolone e dentro tutta fuffa. C’è un caos politico completo, basta parlare ancora di comunismo e fascismo. Ormai la destra fa la sinistra e viceversa. La destra oggi difende i lavoratori, la sinistra è diventata liberista, è un casino. Ho opinioni su fatti di cronaca a volte da una parte e a volte dall’altra, non mi sento di etichettarmi. Se uno dice una cosa giusta la condivido, che sia Salvini o Renzi. Guardo cosa si dice, non chi lo dice”, ha specificato il rapper campano.
“Ho messo un like a Trump? È il presidente degli Stati Uniti, mi sembra interessante sapere cosa pensa. Nelle scorse elezioni ho visto un afflato della destra e mi sono interessato. Ma se vuole saperlo ho votato scheda bianca. In Un adolescente canto ‘Nel cesso ho disegnato un’altra svastica’. Ma parlo di un adolescente che fa ragazzate, non è una cosa mia, parlo di me come tanti altri adolescenti casinisti”, ha continuato.
Il caso
Secondo un articolo pubblicato da Noisey (la sezione che si occupa di musica di Vice), Marco Anastasio avrebbe una simpatia particolare per le idee di Matteo Salvini e, addirittura, CasaPound. Sulla sua pagina Facebook personale – attenzione, non quella official – sarebbero comparsi alcuni post (“più o meno ironici”, si legge sempre su Noisey) su notizie relative a immigrazione o a aggressioni a sfondo razzista.
A poche ore dalla finale di X Factor, in cui Anastasio risultava tra i favoriti, spunta un podcast – “L’altra faccia di Anastasio di X Factor” di Ingranaggi Podcast – di oltre sette minuti di minuziosa analisi dei profili social del rapper di Sorrento. Si passano al setaccio i post e gli status del musicista e tutto sembra portare in quella direzione: a destra.
Ma basta una banalissima ricerca tra le altre pagine a cui il rapper avrebbe messo like per capire che forse il ragionamento non regge: tra gli altri, compaiono personaggi del calibro di Pierfrancesco Favino e Caparezza – di certo non riconducibili all’estrema destra – ma anche la celebre pagina satirica sul vicepremier, Salveenee.
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