Dopo il grande successo del film dedicato a Stefano Cucchi, “Sulla mia pelle“, l’attore romano Alessandro Borghi torna al cinema come protagonista della pellicola sul mito di Romolo e Remo dal titolo “Il primo re”.
Il film del regista, produttore e sceneggiatore Matteo Rovere esce nelle sale italiane il 31 gennaio 2019. Ma non è la sola novità, la nuova pellicola che vede Borghi protagonista non è in italiano, ma in proto-latino, una forma arcaica della lingua parlata dagli antichi romani.
Per far comprendere la lingua il film è stato sottotitolato, grazie a una collaborazione con alcuni semiologi della Sapienza.
Alessandro Borghi: chi è l’attore che interpreta Stefano Cucchi nel film Sulla mia pelle
Alessandro Borghi è il protagonista del film “Sulla mia pelle”, diretto da Alessio Cremonini e presentato al 75esimo Festival di Venezia. (Qui il trailer del film).
“Sulla mia pelle” è ispirato al caso di Stefano Cucchi, geometra romano morto il 22 ottobre 2009, sei giorni dopo essere stato arrestato per detenzione di stupefacenti.
La storia di Stefano è probabilmente la più nota tra quelle riguardanti i presunti abusi delle forze dell’ordine in carcere, grazie alla battaglia portata avanti dalla sorella Ilaria (TPI l’ha intervistata qui).
“In un mondo stellare questo film ci porterebbe alla sentenza, ma non succederà – ha detto in un’intervista. Quello che vogliamo è che le persone si avvicinino alla storia di questo ragazzo e alla tragedia di questa famiglia”.
Alessandro Borghi interpreta Stefano Cucchi nel film di Cremonini. Borghi è come Stefano romano, 31 anni, ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema come stuntman. Oggi è uno degli attori più apprezzati in Italia.
Ha ottenuto piccole parti in serie tv di successo come “R.I.S. – Delitti imperfetti”, “Distretto di polizia”, “Don Matteo” e “Rex”.
Ma l’esordio sul grande schermo è arrivato nel 2011 con “Roma Criminale”, poi il regista Francesco Dominedò l’ha scritturato per il film “Cinque”.
La svolta nella carriera di Alessandro Borghi è arrivata con il film Stefano Sollima “Suburra”, che racconta la criminalità romana.
Successivamente ha lavorato in “Non essere cattivo”, di Claudio Caligari presentato alla Mostra Internazionale del cinema di Venezia nel 2015.