Alessandro Borghese su 4 Ristoranti: “Tanti locali hanno chiuso”
Ospite del podcast Tintoria, Alessandro Borghese ha parlato, tra le altre cose, anche del suo programma di successo, 4 Ristoranti, rivelando anche qualche retroscena.
Lo chef, infatti, ha raccontato: “Ogni tanto ci sono delle litigate che dobbiamo tagliare. Funziona che all’inizio c’è l’entusiasmo di essere stati scelti e io dico sempre ‘avete già vinto’ perché c’è un grande ritorno pubblicitario. Quindi gli consiglio di non fare i ‘gargarozzoni’, di non aumentate i prezzi che poi non fa bene. Tanti hanno pure chiuso. All’inizio si amano e io gli dico ‘oggi da te domani da loro, sii onesto, sii obiettivo e trasparente, dì quello che devi dire’, ma c’è sempre un po’ ‘di remora all’inizio. Questo dura due giorni, il terzo crollano tutti i freni inibitori, il quarto giorno arriviamo al tavolo del confronto perché la cucina, il cibo in Italia è qualcosa di importante. È come la memoria ancestrale, è come la musica, ha la stessa memoria evocativa”.
“Sono tornato dalle registrazioni delle nuove puntate a Lampedusa e lì è successo un casino. Quattro signore che se le sono dette di santa ragione, a un certo punto crollano i veli. C’è stata gente che voleva rinunciare ad andare avanti o gente che voleva non andare in onda, ma va più male a me che a volte mi tocca mangiare alcune cose allucinanti” ha aggiunto Borghese.
Il cuoco, poi, ha spiegato come funzione il “freeze” ovvero quel momento esatto in cui tutti tranne che lui si devono fermare durante il programma: “Io dico freeze e tutti quelli che stanno seduti devono stare immobili, tipo 1 2 3 stella. Io ho la telecamera e quindi mi giro e dico ‘Sarò ancora all’antica ma secondo me va versato il vino prima alle signore e poi ai maschietti’. Appena vedo una cazzata, chiamo il freeze, tipo quelli che stappano le bottiglie come se fosse sempre Capodanno, è una cosa che odio. Peraltro, poi il cameriere che ha versato prima a me, invece che alla signora accanto a me, deve rimanere lì mentre lo sta versando. Poi a un certo punto si dà il via e tutti si devono muovere. Il cameriere mi guarda in cagnesco, poi va di là e il proprietario del ristorante lo cazzia”.