Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Spettacoli

Morto Adamo Dionisi, l’attore noto per il ruolo di Manfredi Anacleti in “Suburra”: aveva 59 anni

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 21 Ott. 2024 alle 10:31

Morto Adamo Dionisi, l’attore noto per il ruolo di Manfredi in “Suburra”

È morto all’età di 59 anni l’attore Adamo Dionisi: l’interprete, deceduto a causa di una malattia, era noto soprattutto per il ruolo del boss Manfredi Anacleti ricoperto sia nel film che nella serie tv Suburra.

Tra i fondatori degli Irriducibili, il gruppo ultras della Lazio, Adamo Dionisi venne arrestato nel 2001 per spaccio di sostanze. Nel carcere romano di Rebibbia, dove venne recluso, partecipò a una serie di progetti teatrali avvicinandosi, così, al mondo dello spettacolo.

Una volta uscito dal carcere, quindi, intraprese la carriera di attore. Il primo ruolo interpretato è nel film Chi nasce tondo…, diretto da Alessandro Valori e co-sceneggiato dallo stesso Dionisi.

Nel corso della sua carriera ha preso parte al film di Abel Ferrara, Pasolini, e a Dogman di Matteo Garrone. Ma è grazie a Suburra che Adamo Dionisi raggiunge la notorietà grazie al ruolo del boss Manfredi Anacleti.

Negli ultimi anni, inoltre, ha partecipato ai film Brutti e Cattivi, Morrison, Enea, di Pietro Castellitto, e Martedì e Venerdì, pellicola di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardi uscito nelle sale cinematografiche lo scorso febbraio.

Apparso anche nella serie Rocco Schiavone, l’ultima apparizione è in un cameo nel cortometraggio di Maurizio Lombardi, Marcello.

Le cause della morte

A uccidere Adamo Dionisi è stata una malattia che l’attore aveva scoperto solo di recente e che lo aveva costretto ad abbandonare la carriera cinematografica.

Negli ultimi giorno il peggioramento e il ricovero all’ospedale Fatebenefratelli di Roma, dove è morto nella mattina di domanica 20 ottobre.

Nel 2017, mentre si trovava a Viterbo, Adamo Dionisi venne arrestato per aver aggredito l’ex fidanzata, danneggiato una camera d’albergo e opposto resistenza a pubblico ufficiale venendo processato per direttissima. Successivamente venne assolto in quanto non era stata sporto alcuna denuncia.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version