In fondo è come la cronaca di una morte annunciata di Garcia Marquez. In questo sondaggio esclusivo condotto da Proger Index Research per TPI, per la prima volta Fratelli d’Italia scavalca la Lega (qui il sondaggio completo con tutti i dati). Una lunga rincorsa dunque arriva alla fine e ci dice tante cose che cambiano gli equilibri in campo e i rapporti di forza consolidati fino a ieri tra i partiti.
Fratelli d’Italia, infatti, supera nel sondaggio il muro del 20.5% e sorpassa di uno 0.5% la Lega di Matteo Salvini: ma in ogni indagine demoscopica, come è noto, conta la tendenza, e dunque il tema non è solo uno zero virgola in più (o in meno) ma il fatto che una forza che alle politiche era solo al 4.4%, ne ha raggiunto un’altra che -solo alle Europee scorse – era ancora al 34.% dei voti reali.
Come è noto, questo dato cambia qualcosa sia per la destra, sia per la sinistra, sia per il governo. Per la regola interna del centrodestra, infatti, il primo posto determina la leadership di una intera coalizione.
E dunque – se questi consensi si confermassero alle elezioni politiche – Giorgia Meloni sarebbe il nuovo leader del centrodestra. Il che non era non solo scontato, ma nemmeno prevedibile quando nasceva il governo Draghi. Si diceva e si scriveva – allora – che la mossa dell’opposizione solitaria avrebbe isolato Fratelli d’Italia, e che i famosi “ceti produttivi del Nord” avrebbero premiato la strategia di governo di Matteo Salvini, riportando la forchetta tra i due partiti a favore del Carroccio.
È accaduto – invece – esattamente il contrario. Lo spazio dell’opposizione si è allargato, ha aumentato la forza della formazione di destra più radicale (e – a sinistra – ha persino prodotto lo scavalcamento di Sinistra Italiana su Articolo Uno). E adesso, questo dato, rischia di condizionare pesantemente le strategie di Salvini, che ha bisogno di iniziative mediatiche e politiche per provare a difendere la sua leadership.
Conte vs Grillo.
Anche a sinistra, tuttavia, il sondaggio di Index rivela un dato clamoroso: anche la sola ipotesi di una lista di Giuseppe Conte, senza che l’interessato l’abbia nemmeno annunciata, raccoglie uno zoccolo duro del 10% dei consensi. La possibile lista dell’ex premier sfiora di un soffio il 10% e svuota il M5s, lasciandolo al 7%.
Questo proprio nella settimana in cui Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno duellato per la leadership e proprio nei giorni in cui il braccio di ferro dentro il Movimento deflagra sulla vicenda della prescrizione.
La lista Conte – secondo modo questo sondaggio – potrebbe togliere quasi due punti anche al Pd. Il centrodestra – se si conta anche l’1% di cambiamo – si aggira intorno al 48%, il centrosinistra (sommando tutti i minori è al 46%).
Matteo Renzi, malgrado l’offensiva politica sul Ddl Zan resta al palo, con l’1,9%. Troppo poco per chi voleva “fare al Pd quello che Macron ha fatto ai socialisti”. La partita del Quirinale, sparigliando le carte, sarà l’ultimo grande evento politico della legislatura, e lascerà sul campo – ancora una volta – vincitori e vinti.
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