Sondaggi politici oggi 2 gennaio 2022
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Si chiude un anno, se ne apre uno nuovo, ed è tempo di bilanci. La novità politica del 2021 è stata sicuramente l’avvento del governo Draghi. Proprio l’ex numero uno della Bce risulta essere il miglior leader secondo gli italiani. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio di Demos pubblicato su Repubblica.
In un’epoca in cui i partiti e le istituzioni sono sempre più personalizzati, Mario Draghi viene definito il migliore sulla scena nazionale secondo il 27% degli intervistati. Il presidente del Consiglio ottiene il primo posto e un buon 20% se si considerano i leader a livello internazionale. Dal canto suo il nostro premier, secondo il campione, può infatti vantare gli ottimi rapporti e la stima di cui gode con le principali istituzioni finanziarie e politiche europee. Un punto di riferimento per gli intervistati, scrive Ilvo Diamanti.
Al secondo posto, per quanto riguarda lo scenario italiano, c’è Giuseppe Conte. L’ex inquilino di Palazzo Chigi è alle prese con la non facile rifondazione del M5S. Ad un anno dalle dimissioni da presidente del Consiglio, il leader grillino gode ancora del favore del 17% del campione. Per lui un discreto 5% anche tra le figure politiche internazionali, superato da Angela Merkel.
Tornando ai leader italiani, dietro Conte, con un certo margine di distanza, troviamo all’8% Giorgia Meloni, al 5% Matteo Salvini e – un po’ a sorpresa – solo al 5% Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica uscente paga forse il fatto di essere un garante e un arbitro, che non si è mai sbilanciato in maniera eccessiva.
E tra i peggiori? Sulla scena internazionale, nonostante non sia più in campo, resta in testa con l’11% delle preferenze Donald Trump, seguito da Salvini, Boris Johnson, Joe Biden e Matteo Renzi. In Italia quasi un terzo degli italiani, secondo il sondaggio, concorda nel dire che il leader peggiore è il numero uno della Lega (24%). Al secondo posto Renzi, bocciato dal 16% degli intervistati. Molto di più rispetto allo scorso anno, segno che il suo protagonismo nel far cadere il governo Conte e portare Draghi a Palazzo Chigi ha avuto un effetto divisivo, nonostante la scarsa rilevanza elettorale del suo Italia Viva (stimata intorno al 2%).
I due “Mattei” vengono dunque percepiti come un problema per l’attuale premier. Da segnalare infine come fuori da queste classifiche si collochi Silvio Berlusconi, dato tra i papabili nella corsa al Quirinale. Una sfida delicata e dagli esiti incerti per la politica nostrana. Difficile al momento immaginare cosa succederà dopo l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, a prescindere da chi salirà al Colle.
COME SI FANNO I SONDAGGI
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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