SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 8 OTTOBRE 2022
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI 8 OTTOBRE 2022 – Secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali realizzati dall’Istituto Demopolis la ragione principale per cui gli elettori, alle scorse elezioni, hanno scelto Fratelli d’Italia è la sua leader Giorgia Meloni. Si tratta di 6 elettori su cinque secondo l’istituto diretto da Paolo Vento, e cioè del 68 per cento, come spiega la nota diffusa da Demopolis.
6 elettori su 10 hanno premiato Meloni per la coerenza degli ultimi anni all’opposizione, il 53 per cento perché ha mostrato maggior attenzione per i temi legali alla sicurezza, il 51 per cento per l’approccio alle politiche economiche e fiscali. Ancora, il sondaggio conferma che gran parte dei nuovi elettori di Meloni viene dalla Lega: un’emorragia di voti pari a 3 milioni e 800 mila persone che nel 2019 avevano scelto, invece, proprio Matteo Salvini.
Secondo i sondaggi politici di Demopolis poi, il 38 per cento degli elettori di Fratelli d’Italia si dichiara di centrodestra, il 39 per cento di destra. A votare Meloni sono stati anche 5 elettori su 100 che si collocano al centro o nel centrosinistra. 18 elettori su 100 non si attribuiscono una collocazione politica tradizionale.
“Con una crescita di quasi 6 milioni di voti negli ultimi 3 anni, come emerge dal trend 2019-2022 ,Fratelli d’Italia passa dal 6,4 delle Europee al 26 per cento di oggi. Ma chi sono oggi gli elettori di Fratelli d’Italia? Hanno votato FdI il 28 per cento degli uomini ed il 24 per cento delle donne”, recita la nota diffusa dall’istituto. “La strutturazione del consenso per macro-aree geografiche appare trasversale: Giorgia Meloni conquista, rispetto alla media nazionale, maggiori consensi al Nord e al Centro, dove risulta primo partito con il 28 ed il 29 per cento. Riduce il suo peso al 20 per cento nelle regioni del Sud e nelle Isole, nelle quali il M5S ottiene la prima posizione”.
Infine si evidenziano anche alcune differenze nel voto per fasce d’età: il consenso di Fratelli d’Italia è più alto e sfiora il 30 per cento nella fascia 35-64 anni; resta in linea tra gli over 65, mentre si riduce al 20 per cento tra gli under 35.