SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Il governo continua a godere di un buon livello di fiducia degli italiani: a confermalo sono gli ultimi sondaggi politici elettorali realizzati per osservare le intenzioni di voto, la popolarità dei leader e il consenso dell’esecutivo. Secondo un cittadino su due la squadra del premier Giuseppe Conte lavorerà fino al 2023.
Sondaggi politici elettorali: i numeri di Piepoli
Secondo un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli con Inrete il 49 per cento degli italiani ha ancora fiducia nel governo guidato da Conte, e pensa che arriverà fino a fine legislatura. I numeri insomma confermano che il gradimento dell’esecutivo è ancora molto elevato, anche se di un punto inferiore al 50 per cento. la rilevazione è stata effettuata con 502 interviste con metodologia Cati/Cawi (telefoniche e via web) su un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne italiana e di ogni area del Paese.
Dal sondaggio emerge anche che il 56 per cento degli intervistati è “poco o per nulla” convinto che, superata l’emergenza Coronavirus sia possibile la nascita di una nuova maggioranza in Parlamento. Secondo gli italiani si andrà avanti con l’amministrazione Conte. Inoltre per il 49 per cento del campione, di cui il 64 per cento elettori di centrosinistra, sono convinti che la maggioranza composta da Pd, M5S, Leu e Italia Viva, non sarà in grado di trovare un accordo sull’elezione del Presidente della Repubblica. Questa idea non viene condivisa dal 52 per cento degli elettori dei 5 Stelle.
I numeri di Ipsos
Dai incoraggianti per il governo e per Conte sono arrivati anche dall’ultimo sondaggio di Ipsos pubblicato sabato sul Corriere della Sera. Secondo la rilevazione il premier resta ancora il leader politico più amato, con un consenso di 63 punti, e in costante crescita. Nel complesso il gradimento dell’esecutivo risulta in crescita a 58 punti, in salita di tre punti.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.