Sondaggi politici elettorali oggi 7 marzo 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Con l’elezione di Elly Schlein, il 31 percento degli italiani ritiene che il Partito democratico sia “più votabile” di prima. Lo rivela l’utimo sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky TG24, secondo cui il 25 percento ritiene che il voto al Pd sarà “meno probabile”. Al 34 percento invece la quota di chi afferma che dopo la vittoria a sorpresa della nuova segretaria del Pd, il voto al partito sia “né più né meno probabile”.
Secondo il sondaggio, il Pd è tornato a essere il secondo partito del paese, con il 17,9 percento, a fronte del 28,7 percento di Fratelli d’Italia e il 15,6 percento del Movimento 5 stelle. Al quarto posto la Lega, con l’8,7 percento, mentre Azione/Italia viva si posiziona davanti a Forza Italia, con il 7,2 percento a fronte del 5,7 percento dei forzisti. Al 3,3 percento l’Alleanza Verdi/Sinistra, mentre Italexit e +Europa si collocano rispettivamente al 2,4 e 2,1 percento.
Tra i leader di partito, Elly Schlein si posiziona invece al terzo posto, con il 31 percento delle preferenze, a fronte del 41 percento di Giuseppe Conte e il 44 percento di Giorgia Meloni. Tutti i leader hanno un gradimento netto negativo, con la percentuale di chi ha poca o nessuna fiducia che supera quella di chi ne ha molta o abbastanza. Fa eccezione Sergio Mattarella, che riscuote il 66 percento dei consensi mentre solo il 29 percento dice di avere poca o nessuna fiducia. Tra chi ha un giudizio negativo di Giorgia Meloni, la percentuale maggiore è tra gli elettori del Pd, con l’81 percento degli elettori dem che boccia la premier. Una percentuale pari all’80 percento per il Movimento 5 stelle e al 45 percento tra chi vota Azione/Italia viva. La metà degli elettori della formazione guidata da Carlo Calenda ha invece un giudizio positivo della presidente del Consiglio.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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