Sondaggi politici elettorali oggi 4 luglio 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Gli italiani hanno un’opinione negativa di Putin e Zelensky e preferirebbero che il nostro Paese mantenesse un atteggiamento più neutrale: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Quorum/YouTrend per Sky TG24.
Per quanto riguarda il presidente russo Vladimir Putin, l’opinione degli intervistati è negativa (80%). Solo il 13 per cento ha un giudizio positivo su Putin mentre il 7% non ha una opinione in merito o preferisce non rispondere alla domanda.
Giudizio negativo anche sul presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, anche se con numeri assai differenti. Il campione, infatti, è sostanzialmente diviso a metà. Il 46% giudica negativamente Zelensky, il 41 per cento ha un giudizio positivo mentre il 13% non risponde alla domanda.
Sulla posizione tenuta dal nostro Paese sulla guerra in Ucraina, il giudizio degli italiani è positivo, seppur di poco. Il 42% infatti, ha un giudizio positivo, il 36 per cento negativo mentre il 22% non ha una opinione in merito.
Secondo la maggior parte degli italiani, il nostro Paese dovrebbe disimpegnarsi, seppur con le dovute distinzioni, dal conflitto. Il 33% degli intervistati, infatti, ritiene che l’Italia dovrebbe mantenere un atteggiamento neutrale con lo stop ad armi e finanziamenti a Kiev, mentre il 23 per cento ritiene che l’Italia dovrebbe continua a supportare economicamente l’Ucraina ma senza inviare ulteriori armi a Kiev.
Il 24 per cento del campione, invece, è d’accordo con l’invio di nuove armi all’Ucraina, ma non all’invio di truppe, mentre il 6% vorrebbe un maggiore sostegno militare. Il 14% non ha una opinione in merito o preferisce non rispondere alla domanda.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.
Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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