Sondaggi politici elettorali oggi 30 settembre 2020: ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Dopo la vittoria del Sì al referendum sul taglio dei parlamentari, la politica si interroga sulle altre riforme costituzionali che sarà necessario adottare. Un’incognita riguarda inoltre la legge elettorale con cui si voterà alle prossime elezioni politiche. Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos realizzato tra il 23 e il 24 settembre (quindi subito dopo il voto delle regionali) per il Corriere della sera, la Lega è ancora il primo partito italiano.
Partito democratico e Movimento 5 Stelle sono ormai vicinissimi, distanti meno di un punto percentuale. Continua la crescita di Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia non arriva al 7%. Un altro dato interessante riguarda il fatto che ad oggi, con qualsiasi legge elettorale gli italiani dovessero essere chiamati alle urne, ci sarebbe una vittoria della coalizione di centrodestra.
Più nel dettaglio, secondo il sondaggio Ipsos, la Lega di Matteo Salvini è il primo partito con il 24% delle preferenze. Segue il Partito Democratico che recupera e si piazza al 19,3%, mentre torna a salire il Movimento 5 Stelle con il 18,6%. Il 16,7% del campione voterebbe Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia si ferma al 6,8%. Seguono Italia Viva di Matteo Renzi al 3,1%, Azione! dell’ex ministro Carlo Calenda al 3%, Europa Verde con il 2,4%, Sinistra Italiana con il 2,2. Chiude +Europa con l’1,4%.
Come detto, secondo l’istituto di Nando Pagnoncelli il centrodestra sarebbe in vantaggio, con i seggi, con qualunque delle leggi elettorali. Con il Rosatellum la coalizione di governo avrebbe tra i 114 e i 161 seggi sui 400 disponibili, mentre il centrodestra varierebbe tra i 218 e i 227. Nel caso in cui fosse approvato il Germanicum, alla Camera i giallorossi potrebbero contare su 181-194 seggi (in base alla soglia di sbarramento se al 3 o al 5%), mentre il centrodestra su 206-219 seggi.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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