Sondaggi politici elettorali oggi 30 luglio: ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Barometro Politico Demopolis ha diffuso il suo ultimo sondaggio elettorale (realizzato il 22 luglio). L’istituto di ricerche ha “sondato” le intenzioni di voto degli italiani, nel caso si andasse a votare per le elezioni politiche. A saltare all’occhio la grande perdita avuta dalla Lega nell’ultimo anno: oltre il 10 per cento. Demopolis stima infatti la Lega al 25,4 per cento, in discesa di sei decimali rispetto alla rilevazione di un mese fa, il 10,6 per cento in meno rispetto a dodici mesi fa quando il partito di Matteo Salvini valeva il 36 per cento.
Dai nuovi dati dei sondaggi politici elettorali Demopolis, si nota che dalle Europee 2019, il massimo consenso del Partito Democratico (PD) è stato registrato il 5 settembre con il 23,0 per cento. A febbraio 2020 il PD aveva perso tre punti, da allora, grazie a una lieve risalita è arrivato al 21 per cento. E il Movimento 5 Stelle? La leadership di Giuseppe Conte al momento porterebbe il Movimento al 16 per cento. Leggermente sotto il 17,1 per cento registrato alle Europee 2019. Da segnalare la rimonta di Fratelli d’Italia che dal 6,4 per cento ottenuto alle scorse Europee ora incalzerebbe il Movimento 5 Stelle con il suo 15 per cento. Un risultato di tutto rispetto per Giorgia Meloni e il suo partito.
Infine i partiti “minori”. Barometro Politico Demopolis di luglio 2020, indica Forza Italia al 6,5 per cento, in crescita di mezzo punto rispetto a un mese fa. Liberi e Uguali-Sinistra Italiana al 3,4 per cento, Italia Viva al 3,2 per cento, Azione al 2,5 per cento. Altre liste sotto il 2,0 per cento; affluenza 70 per cento, in crescita di due punti.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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