Sondaggi politici elettorali oggi 28 giugno 2024
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Brutte notizie per Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La maggioranza degli italiani boccia le due riforme istituzionali varate dal governo di centrodestra, premierato e autonomia differenziata.
Lo rivela un sondaggio condotto dall’istituto Euromedia Research lo scorso 21 giugno. Agli intervistati è stato chiesto di esprimere un giudizio favorevole o contrario rispetto ai due interventi che si propongono di rivoluzionare l’assetto istituzionale dell’Italia.
Per quanto riguarda il premierato, il 43% si dichiara contrario, il 27,9% non si esprime e solo il 29% dà parere favorevole. Proporzioni simili si ritrovano sull’autonomia differenziata: il 40,6% è contrario, il 24,4% non sa e il 35% è a favore.
Emergono quindi indicazioni negative per il centrodestra. Soprattutto per Fratelli d’Italia: il premierato, infatti, è stato definito dalla premier Meloni “la madre di tutte le riforme” e se il ddl costituzionale non sarà approvato da almeno i due terzi del Parlamento bisognerà obbligatoriamente indire un referendum.
Ma, a fronte dei risultati dei sondaggi, in caso di consultazione popolare la riforma voluta dal centrodestra rischia di essere bocciata dagli italiani. Il ché avrebbe inevitabilmente ripercussioni sulla stabilità del governo.
Diverso è invece il discorso per l’autonomia differenziata, cavallo di battaglio della Lega. In questo caso, la riforma è stata varata per mano di una legge ordinaria che non modifica la Costituzione, quindi in Parlamento non era richiesta nessuna maggioranza speciale.
Lo scorso 19 giugno il disegno di legge firmato dal ministro Roberto Calderoli è stato approvato in via definitiva dalla Camera, dopo che in precedenza il Senato aveva già dato il proprio via libera.
La riforma leghista ormai è legge, con buona pace degli italiani contrari. Ma – stando al sondaggio di cui sopra – se le opposizioni riusciranno a presentare un referendum per abrogarla, ci sono buone possibilità che l’autonomia differenziata sia cancellata.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.
Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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