Sondaggi politici elettorali oggi 26 gennaio 2023
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – La parabola ascendente di Fratelli d’Italia nei sondaggi politici si sgonfia improvvisamente, ma per Meloni e i suoi si tratta solamente di un primo campanello d’allarme e nulla più. Il distacco accumulato dal partito della presidente del Consiglio rispetto agli avversari (e agli alleati), infatti, resta in ogni caso abissale. Ma, secondo quanto rilevato da Nando Pagnoncelli di Ipsos per il Corriere della Sera, nell’ultimo mese il partito che ha trionfato alle scorse elezioni ha per la prima volta invertito la marcia. Dalle retrovie risalgono gli alleati di governo – Lega e Forza Italia – ma anche il Movimento 5 Stelle, in continua crescita. Vediamo le percentuali di tutti i partiti.
Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni resta stabilmente in testa nelle intenzioni di voto, come conferma il sondaggio politico di Pagnoncelli. C’è tuttavia da segnalare una prima importante battuta d’arresto: nell’ultimo mese il partito della presidente del Consiglio perde l’1,2%, scendendo al 30,5%. La distanza con gli avversari, però, resta molto ampia: il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte – seconda forza politica nel Paese, sondaggi alla mano – nonostante cresca dello 0,6% non va oltre il 18,2%. Segna una leggerissima risalita anche il Partito Democratico dell’uscente Enrico Letta, nell’attesa di sapere chi sarà il nuovo segretario: più 0,1% e ritorna al 16,4%.
Nelle retrovie c’è senz’altro più movimento. La Lega di Matteo Salvini – seppur lontanissima dai livelli passati – prova a risalire con un più 0,5% che la riporta all’8,3%. Forza Italia di Silvio Berlusconi, intanto, fa un balzo in avanti dello 0,6% e passa al 6,8%. In pratica i due principali alleati di Giorgia Meloni recuperano quanto viene perso dal partito della leader di governo.
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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