Sondaggi politici elettorali oggi 26 aprile: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – L’emergenza Coronavirus fa perdere consensi alla Lega, che scende al 25,4 per cento, inseguita dal Pd a 4 punti di distanza. Lo riporta il sondaggio politico condotto da Ipsos per il Corriere della Sera. La coalizione del centrodestra ora è sotto al 50 per cento. Anche Matteo Salvini perde gradimenti, scendendo a quota 31 mentre il premier Conte arriva a 66. Intanto il gradimento del ministro della Salute Speranza (37) supera quello della leader di FdI Giorgia Meloni (35).
La situazione straordinaria che vede l’Italia alle prese con l’emergenza Coronavirus fa salire gli indici di gradimento del presidente Conte (66) e del governo (58), con un aumento rispettivamente di 5 e 2 punti rispetto al mese di marzo: il massimo da quando si è formato l’esecutivo giallo-rosso. La Lega di Matteo Salvini, pur rimanendo in testa con il 25,4 per cento, perde il 5,7 per cento, tornando sui valori di maggio 2018. Segue il Pd, con il 21,3 per cento (+0,7 per cento) riportandosi sui valori dell’estate scorsa. Lieve ripresa per il M5S, arriva al 18,6 per cento (+3,3 per cento).
Il centrodestra vede Fratelli d’Italia in crescita dell’1,1 per cento, con il 14,1 per cento e Forza Italia al 7,5 per cento (+0,7 per cento). Complessivamente, il centrodestra perde quindi il 4,2 per cento, scendendo per la prima volta quest’anno al di sotto del 50 per cento (47 per cento). Le quattro forze della maggioranza, che salgono al 45 per cento, seguono a soli 2 punti di distanza (rispetto ai quasi 10 di marzo).
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Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.